Rohingya contro Facebook: "Diffonde odio", chiesto risarcimento di 150 miliardi di dollari

Rai News ECONOMIA

Un'azione che arriva dopo lo scandalo di Frances Haugen, ex Product Manager di Facebook, che consegnò al Wall Street Journal documenti interni sui meccanismi degli algoritmi "inclini a favorire contenuti divisivi per monetizzare i profitti".

La richiesta è di 150 miliardi di dollari di risarcimento.

Rohingya contro Facebook: "Diffonde odio", chiesto risarcimento di 150 miliardi di dollari. La piattaforma finisce sotto accusa per avere contribuito alla diffusione di messaggi di odio rivolti alla minoranza etnica. (Rai News)

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Basti pensare, ad esempio, che l’intero staff di moderazione in lingua birmana contava di appena cinque elementi a fronte di 18 milioni di utilizzatori. Pur ammettendo i suoi errori, però, Facebook ha dichiarato di non assumersi nessuna colpa per gli episodi di violenza avvenuti nel paese (DDay.it - Digital Day)

. . (Avvenire)

Una problematica, quella delle campagne d'odio in aree del mondo più discoste volutamente ignorate da Facebook, di cui aveva parlato anche la whistleblower Frances Haugen Facebook, arrivato nel Paese nel 2011 si è rapidamente diffuso in maniera capillare nella società. (Ticinonline)

È questa l’accusa che si legge nel testo dell’azione legale: «Facebook è stato disposto a scambiare le vite dei Rohingya per una migliore penetrazione del mercato in un piccolo Paese nel sud-est asiatico». (Open)

Secondo la legge degli Stati Uniti Facebook non è responsabile dei contenuti pubblicati dai suoi utenti. La storia dei Rohingya e le colpe di Facebook I Rohingya sono visti come migranti illegali in Myanmar e sono stati discriminati dal governo e dall'opinione pubblica per decenni. (Corriere della Sera)