Bitcoin, l’allarme Ue sul consumo di energia per l’estrazione. Gli esperti: «Il rischio è una fuga di massa»

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Ma, per ora, sembra essere un rischio politico che i miners, gli estrattori di moneta digitale, sono disponibili a correre

La potenza di calcolo che viene raggiunta nel processo di mining (l’estrazione delle monete virtuali) è talmente alta che il livello di energia consumata è significativo.

Questo l’allarme che arriva dall’economista svedese Erik Thedéen, nominato un mese fa vicepresidente dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. (Open)

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È proprio durante questo colloquio le verrà consigliato di inserire un po’ di Sex and The City nel libro, magari raccontando di un nuovo appuntamento, per “dare al lettore un elemento di speranza”. Il primo look è quello che Carrie sfoggia durante il suo incontro con l’editore che dovrebbe pubblicare il romanzo dove lei descrive nel dettaglio i tragici eventi della morte di Big. (DireDonna)

Andiamo con ordine, ricordando prima gli impegni dell’Unione europea sul clima, poi i motivi per cui l’Ue si è dichiarata contraria ai Bitcoin. Thedéen se la prende soprattutto con il sistema del proof-of-work, usato per Bitcoin ed Ethereum, energeticamente più dispendioso del proof-of-stake. (Tech Princess)

Bitcoin è più efficiente delle banche sul piano energetico. Più tardi, Carter si è anche rivolto a Twitter per chiamare l'udienza, dicendo che "non si sintonizzerà sull'udienza" (Cryptonews Italy)

an. 20, 2022 (GLOBE NEWSWIRE) -- CleanSpark, Inc. BlocksBridge Consulting  Nishant Sharma  [email protected]     (Padova News)

Inoltre, Finansinspektionen ha osservato che l’elevata domanda di energia del settore crypto non corrisponde ai vantaggi che il settore offre alla società. Il regolatore ha osservato che il mining crypto prende sempre più di mira queste fonti di energia rinnovabile, minacciando la capacità della nazione di onorare l’accordo di Parigi. (Invezz)

Q4 #Bitcoin Mining Council Survey conferma i miglioramenti nel mix energetico sostenibile e nell’efficienza tecnologica. Lo studio si è basato su tre metriche chiave: efficienza tecnologica, consumo di elettricità e un mix energetico sostenibile. (Reddito Inclusione Sociale)