Scholz da Pechino chiede di accelerare sforzi diplomatici in Ucraina

Il Sole 24 ORE ESTERI

Scholz da Pechino chiede di accelerare sforzi diplomatici in Ucraina 16 aprile 2024 Roma, 16 apr. - Al termine della sua visita in Cina, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito il suo sostegno all'Ucraina, sottolineando che è importante "far avanzare" gli sforzi diplomatici. "Uno dei temi centrali è sapere come andare avanti con gli sviluppi seguiti all'aggressione russa in Ucraina. È una guerra terribile, che la Russia prosegue con immutata brutalità". (Il Sole 24 ORE)

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Si è chiusa ieri la visita di Olaf Scholz in Cina. Con al seguito i dirigenti di varie grandi multinazionali tedesche, il cancelliere ha ribadito l’importanza dei rapporti con Pechino, così come lo aveva fatto quando era stato il primo leader europeo a recarvisi dopo la pandemia di COVID-19. (Contropiano)

Il più lungo viaggio mai effettuato in Cina da quando è cancelliere non ha portato fortuna a Olaf Scholz, che torna a casa a mani vuote e con la doppia umiliazione infertagli dal presidente Xi e dal premier Li che non solo non hanno accolto le sue rimostranze sulla concorrenza non equa, sulla sovrapproduzione industriale cinese e sul dumping ma hanno tentato di spiegargli che lui i suoi amici americani hanno torto su tutto. (Start Magazine)

'Durante la visita del Cancelliere tedesco Olaf Scholz in Cina non sono stati fatti passi avanti in nessuna area sostanziale di interesse europeo, né sull'Ucraina, né sulla pressante questione delle sovraccapacità cinesi che sfidano il mercato dell'Ue. (Adnkronos)

"Stiamo lavorando attivamente per garantire che il primo vertice globale sulla pace di giugno (in Svizzera) produca risultati. (Il Messaggero Veneto)

Per la tre giorni di incontri, Scholz si è fatto accompagnare da diversi ministri e da una schiera di rappresentanti del made in Germany, tra cui il presidente di … (Il Fatto Quotidiano)

Ricevendo non poche critiche, anche all'interno della Confederazione ma soprattutto all'esterno. L'idea di un vertice ad ampio respiro, coinvolgendo in particolare il cosiddetto sud del mondo o, se preferite, Paesi vicini alle posizioni e all'idea di pace della Russia, al momento, non sembra aver fatto breccia. (Corriere del Ticino)