TIM e KKR: la vendita al fondo americano interessa anche Iliad

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Difficile prevedere quale strategia risulterà vincente, ma Niel forse sta già pregustando la vendetta contro Bolloré a seguito della scalata a Telecom Italia nel 2015.

La vendita di TIM al fondo KKR è una partita aperta. Da una parte abbiamo Vincent Bolloré, azionista di maggioranza del colosso Vivendi che detiene il 23,74% di Telecom Italia; dall’altro, invece, abbiamo Xaview Niel, conosciuto nel nostro Paese in quanto fondatore e azionista di maggioranza di Iliad. (TuttoAndroid.net)

Su altre fonti

Il patrimonio infrastrutturale strategico del Paese deve essere difeso e valorizzato con lungimiranza. Esattamente quello che non è avvenuto negli ultimi 20 anni a proposito di Tim, società che rappresentava un'eccellenza italiana e che oggi sembra alla mercé di eterogenei appetiti esteri. (Milano Finanza)

Questa, in ogni caso, è la legge di mercato, la legge del capitalismo, la legge della domanda e dell’offerta. Il problema che ha suscitato questa manifestazione d’interesse, comunque, non è una questione di prezzo dal momento che molto probabilmente il fondo KKR sarebbe anche disposto ad alzare la propria offerta, ma bensì politico. (ArezzoWeb)

Una decisione importante sul piano finanziario perché mette un altro voto a favore dell’iniziativa programmata dal fondo americano. Una presa di posizione che unisce sempre di più le posizioni del Carroccio e quelle di Fratelli d’Italia. (Quotidiano del Sud)

Ma Oltralpe la storia ha preso ad alimentarsi di retroscena, interpretazioni, letture fra le più disparate seguendo il fil rouge dei duelli giocati fra finanza, politica (uno scontro strisciante Bolloré-Macron) o nell'intersezione fra i due mondi. (Il Sole 24 ORE)

«L’arrivo di Kkr sul dossier (Tim) ha riavviato le speculazioni sull’interesse di Xavier Niel in Telecom Italia. L’ipotesi speculativa nasce anche dal fatto che il fondatore di Iliad Niel è nel Board di KKR (Finanzaonline.com)

Xavier Niel aveva poi investito in Tim e Vincent Bolloré ha poi dovuto arrendersi Xavier Niel, con una perdita di circa 200 milioni di euro (Niel poi smontò la sua posizione nel 2018) Xavier Niel e Vincent Bolloré si erano già combattuti per il controllo di Telecom Italia nel 2015. (CorCom)