Carpi, estorsioni e caporalato: 18 pakistani arrestati in una maxi operazione della polizia. VIDEO

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CARPI (Modena) – Sfruttavano i corrieri e se qualcuno si ribellava scattavano spedizioni punitive. Anche il nome Ak 47 Carpi, sigla del kalashnikov, indica la matrice violenta dell’organizzazione smantellata dalla Digos dei Modena. Sono tutti pakistani i 18 arrestati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a estorsioni, lesioni personali, minacce, autoriciclaggio, caporalato, mentre altri due sono indagati per tentato omicidio. (modenaindiretta.it)

La notizia riportata su altri media

La vasta operazione condotta questa mattina dalla Digos di Modena in collaborazione con il Commissariato di PS di Carpi sotto la direzione della Procura della Repubblica che ha condotto all'incarcerazione di venti indagati, tutti di origine pachistana, sta già sollevando, in città, le reazioni che ci si potevano aspettare. (VOCE.IT)

Accuse pesanti per i venti componenti di una violenta organizzazione criminale smantellata dalla Digos di Modena con la collaborazione del commissariato di Polizia di Carpi. Diciotto persone arrestate che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata a estorsioni, lesioni personali, minacce, auto riciclaggio e caporalato, mentre altri due sono indagate per tentato omicidio. (Corriere)

Si erano associati sotto al nome di ’AK-47 Carpi’ ma la sigla, che richiama un noto fucile d’assalto, solo in parte descrive la violenza di cui erano capaci. (il Resto del Carlino)

È stata la denuncia, nel 2021, di un lavoratore pakistano a far partire l'indagine della Procura di Modena, Digos e commissariato di Carpi. Sono questi i reati contestati ad un gruppo di persone residenti tra Carpi, Piacenza, Mantova e Brescia e destinatarie di due distinte ordinanze di custodia in carcere emesse dal Gip. (Corriere)

Sono questi i reati contestati ad un gruppo di persone residenti tra Carpi… È stata la denuncia, nel 2021, di un lavoratore pakistano a far partire l'indagine della Procura di Modena, Digos e commissariato di Carpi. (La Repubblica)

Con tanto di pubblicità sui social network, tra esibizioni di fucili automatici Kalashnikov in video e slanci minacciosi. Al centro di tutto c'era una banda chiamata proprio «Ak 47 Carpi», smantellata a Modena da Procura e Digos, con la collaborazione del commissariato di Carpi, con due diverse ordinanze firmate dal gip, eseguite da questa mattina all'alba. (brescia.corriere.it)