Soldi misteriosamente spariti dal conto corrente: la causa è una tassa

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Tecnoandroid ECONOMIA

Si stima che per il 2020 il tasso generale di perdita causato dall’inflazione sui soldi possa essere di 30 miliardi di euro.

Il trend tutto europeo è confermato dalla Autorità Bancaria Europea (l’Eba – European Banking Authority) che stima oltre 10.000 miliardi di euro complessivi.

La moneta perde di valore a causa dell’opprimente inflazione che ogni investitore evita ad ogni costo con opportune manovre. (Tecnoandroid)

Ne parlano anche altre testate

I conti bancari. I controlli sui movimenti finanziari sono oggi di fatto lo strumento d’indagine più potente del Fisco: questi accertamenti, infatti, sono (relativamente) più veloci di quelli analitico-presuntivi, che richiedono un meticoloso incrocio tra tutte le fatture emesse dal professionista e il numero e le prestazioni rese, come risultanti da qualche banca dati (ad esempio, catastale per le pratiche Docfa dei geometri) o da comunicazioni di enti pubblici (ufficio del Genio civile per i progetti del geologo); ma soprattutto gli accertamenti bancari, basati sulle movimentazioni finanziarie (rilevano solo i versamenti per i professionisti: si veda Corte costituzionale 228/2014; Cassazione 547/2020), sono assistiti da un forte valore probatorio. (Il Sole 24 ORE)

Registrandosi fornirà il codice fiscale, l’iban e legherà al proprio account le carte che intende utilizzare. Dallo scorso luglio, infatti, il tetto all’uso dei contanti è sceso da 3mila a 2mila euro e quindi dal primo gennaio 2022 scenderà ulteriormente a mille. (il Giornale)

I tassi erano molto alti, anche a doppia cifra, per cui tenere soldi in conto corrente (anche tanti) era una buona soluzione. Però oggi non è più così: i tassi sono bassi, addirittura negativi e pensa che in alcuni Stati qualche banca fa pagare ai clienti una commissione per chi tiene tanti soldi in conto corrente. (Wall Street Italia)