Borsa Milano in rialzo spinta da buoni dati produzione industriale

Yahoo Finanza ECONOMIA

I dati Istat hanno fotografato un rimbalzo ben oltre le attese, dopo il pesante crollo registrato in marzo e aprile.

Dovalue in rialzo del 2,8% dopo la pubblicazione delle stime sui risultati dei primi sei mesi del 2020.

La borsa milanese registra la migliore performance tra quelle europee che, pur positive, continuano a risentire delle incertezze legate all'aumento del numero dei contagiati da coronavirus nel mondo. (Yahoo Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo ha detto il Ministro dell'Economia e delle Finanze,in merito ai dati sulla produzione industriale di maggio, che ha fatto segnare un rialzo del 42,1% rispetto ad aprile. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma ila maggio è molto importante e stimiamo che proseguirà, anche se prevedibilmente a tassi più contenuti, nel bimestre giugno-luglio". (Il Messaggero)

A maggio la produzione industriale in Italia torna a crescere. Ma solo rispetto al mese di aprile: se si guarda alla variazione annua, i dati sono profondamente negativi. (Fanpage.it)

Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2020 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 20,3% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di maggio 2019). In tutti i principali settori di attività economica, l'Istat rileva che si registrano diminuzioni tendenziali. (Adnkronos)

La produzione industriale di autoveicoli, a maggio, è calata del 50,8% rispetto allo stesso mese del 2019. La produzione risulta ancora inferiore, nei dati destagionalizzati, del 20% rispetto a gennaio 2020 e del 19,2% su febbraio 2020, ultimo mese pre-crisi". (Milano Finanza)

Economia Industria: Istat, a maggio pesa ancora Covid, +42,1% ma -20,3% sull'anno. Condividi. A maggio si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti del 42,1% rispetto ad aprile. (Rai News)

Rispetto allo scorso anno la produzione industriale è diminuita del -20,3%, con un picco che raggiunge -29,3% per i beni di consumo durevoli». (La Stampa)