Risarcito l'agente sottoposto a visita psichiatrica per valutarne l“omosessualità”

NT+ Diritto INTERNO

Risarcimento per l’agente penitenziario sottoposto a una visita psichiatrica per verificarne la presunta omosessualità che avrebbe potuto comprometterne l’idoneità al servizio venendo parificata ad un disturbo della personalità. Le visite, medica e psichiatrica, erano state ordinate dopo una segnalazione, risultata poi falsa, di due detenuti che avevano lamentato delle avances da parte dell’agente. (NT+ Diritto)

Su altri giornali

Dalle accuse rivelatesi fasulle alla sospensione dal servizio, fino all'esame psichiatrico al CMO di Milano per "chiarire la sua personalità". Paolo, nome di fantasia, ha raccontato a Fanpage.it come è stato perseguitato per mesi dai funzionari del carcere in cui lavorava. (Fanpage.it)

Per capire se fosse omosessuale. Francesco, 34 anni, è l’agente scelto della polizia penitenziaria che tre anni fa fu costretto dai suoi superiori a sottoporsi a visite psichiatriche perché si voleva «fare chiarezza sulla sua personalità». (Corriere della Sera)

Il test psicologico era stato ordinato nell’ambito di un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente sulle base delle accuse di due detenuti che avevano dichiarato di essere stati oggetto di avance sessuali. (l'Immediato)

Un esame psichiatrico è stato eseguito per determinare l’orientamento sessuale di un agente di polizia penitenziaria. La somma è stata addebitata al ministero della giustizia. (giornalesm.com)

19 APR Riproduzione riservata (Quotidiano Sanità)

Torino. — L’interrogatorio inizia così: «Come fai ad avere moglie e figli? Hai una personalità doppia?». (La Repubblica)