Usa, Corte appello New York annulla la sentenza contro Weinstein

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Contro l'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein per stupro e molestie. Lo scrive La Voce di New York, aggiungendo che la sentenza di assoluzione è stata ottenuta per 4 giudici contro tre. Nello specifico, la corte ha stabilito che il giudice del processo Weinstein ha commesso un vizio di forma consentendo la testimonianza di varie donne che accusavano Weinstein di molestie, pur non essendo i loro casi oggetto del procedimento, che riguardava solo due donne. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

La Corte ha stabilito che il giudice che nel febbraio 2020 ha condannato Weinstein a 23 anni di prigione ha commesso un errore chiamando a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell’ex produttore. (Gazzetta del Sud)

La Corte d’appello di New York ha annullato la condanna del 2020 all’ex producer di Hollywood Harvey Weinstein per abusi sessuali e ordinato un nuovo processo. Il processo simbolo del movimento #MeToo non è stato condotto in modo corretto. (la Repubblica)

Nonostante la svolta improvvisa e l'ordine di celebrare un nuovo processo, per Weinstein si tratta di una vittoria di Pirro, considerando che il 72enne, dopo aver già scontato lunghe pene detentive in due città ed esser stato inchiodato dalle testimonianze pubbliche di quasi 100 presunte vittime - le cui storie hanno costituito la pietra angolare del movimento #MeToo - si porta ormai dietro un'immagine pubblica compromessa. (ilGiornale.it)

L'Alta Corte dello Stato di New York ha annullato una delle condanne di Harvey Weinstein per reati sessuali. Il motivo: il giudice che nel 2020 condannò Weinstein a 23 anni di carcere chiamò a deporre donne le cui accuse non erano parte delle incriminazioni nei confronti dell'ex produttore. (RaiNews)

L'udienza è fissata per il 6 giugno davanti al giudice Angela Nutini. Verrà processato con rito abbreviato, ottenendo uno sconto di pena, Sergio Frisinghelli, l'artigiano e giardiniere che ad agosto scorso ha ucciso il suo vicino di casa Alessio Grana a Santa Margherita Ligurie, accoltellandolo. (Il Giornale d'Italia)

Si tratta, scrive il New York Times, di uno straordinario capovolgimento che però non altera le fondamenta della vicenda su cui si sviluppò il movimento americano. Con una decisione a stretta maggioranza, 4-3, la Corte d’Appello di New York ha stabilito che il giudice del processo che ha presieduto il caso aveva commesso un errore cruciale: alla procura fu consentito di chiamare a testimoniare una serie di donne che sostenevano di essere state abusate da Weinstein, ma le cui accuse non facevano parte dei capi d’imputazione nei confronti del produttore di origine ebraica. (Il Dubbio)