Xi vede Blinken: «Usa e Cina dovrebbero essere partner, non nemici». Ma Pechino: «Sull'Ucraina approccio ipocrita e irresponsabile di Washington»

Il presidente cinese Xi Jinpng ha incontrato, oggi a Pechino, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken. Moltissimi i temi in agenda - dalle tensioni sull'Ucraina (gli Stati Uniti sono ormai sempre più convinti che Pechino stia fornendo aiuto a Putin, che ieri ha peraltro annunciato l'incontro con Xi per il prossimo maggio) a quelle, in costante ascesa, sul versate commerciale - specie per quanto riguarda le politiche Usa per proteggere mercati strategici (i semiconduttori, le tecnologie alla base delle auto elettriche) e quelle attuate dalla Cina (accusata dalle autorità Usa di dumping). (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Vertice tra il presidente cinese e il Segretario di Stato americano (LAPRESSE)

Gli Stati Uniti agiranno se la Cina non smetterà di fornire alla Russia materiale, "non in termini di armi ma di componenti per la base industriale della difesa", che è utilizzato per l’aggressione all’Ucraina. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Ci sono ancora una serie di questioni che devono essere risolte e c’è ancora spazio per ulteriori sforzi», ha aggiunto Xi, citato dall’emittente locale Cctv. Il leader di Pechino ha quindi invitato gli Usa ad adottare «una visione positiva» dello sviluppo della Cina. (Open)

Ha acquistato due album, il primo di una rockstar cinese, Dou Wei; il secondo invece è Midnight di Taylor Swift. Prima di salire sull’aereo che l’ha riportato negli Stati Uniti, il segretario di Stato Antony Blinken ha fatto capolino in un negozio di dischi di Pechino (La Stampa)

Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)

Gli Stati Uniti dovrebbero smetterla di guardare allo sviluppo della Cina come a una minaccia: è come “il primo bottone di una camicia che deve essere rimesso a posto, affinché le relazioni Cina-Usa si stabilizzino, migliorino e vadano davvero avanti”. (L'HuffPost)