Rinuncia alle cure, in Toscana grande sforzo organizzativo per contenere il fenomeno

Rinuncia alle cure, in Toscana grande sforzo organizzativo per contenere il fenomeno
RIFday SALUTE

Hanno rinunciato a visite e accertamenti sanitari per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso. Si tratta di un dato superiore a quelli del 2022 e del 2019 – prima e dopo la pandemia dunque – che cresce con l’aumentare dell’età e registra un picco tra i 55 e i 59 anni. Il fenomeno riguarda tutte le Regioni italiane, tanto che l’adeguata gestione della relazione fra domanda e offerta di servizi sanitari rappresenta ormai una delle principali sfide che le Regioni si trovano ad affrontare per garantire accesso alle cure e assistenza ai cittadini. (RIFday)

Su altre fonti

Sono stati circa 4,5 milioni nel 2023 i cittadini che hanno dovuto rinunciare a visite mediche o accertamenti diagnostici per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso, il 7,6% della popolazione, in aumento rispetto al 7,0% del 2022 e al 6,3% del 2019, probabilmente per recupero delle prestazioni sanitarie differite per il Covid-19 e difficoltà a riorganizzare efficacemente l'assistenza sanitaria. (- DottNet)

Il quadro emerge dal capitolo dedicato alla sanità all’interno del rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) relativo all’anno 2023, diffuso pochi giorni fa dall’Istat. (Cuneodice.it)

SANITA' - «Nel 2022 la spesa sanitaria out-of-pocket, ovvero quella sostenuta direttamente dalle famiglie, ammonta a quasi 37 miliardi di euro: in quell’anno oltre 25,2 milioni di famiglie italiane in media hanno speso per la salute 1.362 euro, oltre 64 euro in più rispetto al 2021». (Cronache Fermane)

"La crescente disparità tra le Regioni, con particolare riferimento al Mezzogiorno, dove l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza risulta inadeguata, amplifica le difficoltà economiche dei nuclei familiari e mette a rischio la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie in condizione di indigenza", ha spiegato il presidente nazionale, Angelo Testa, commentando l'ultima analisi di Gimbe. (Quotidiano Sanità)

“La manifestazione nazionale indetta a Roma il 20 Aprile dalla CGIL, unitamente alla UIL, vedrà tra le tematiche trattate la “sanità pubblica”. Un comparto sempre più in affanno, a scapito dei cittadini. (Livesicilia.it)

Liste di attesa infinite, visite specialistiche rimandate anche per mancanza di soldi, milioni di persone che rinunciano a esami e accertamenti medici. (Corriere Romagna)