Gianluigi Torzi, il finanziere di Termoli che dopo il Vaticano voleva ''salvare'' anche la Bpb

Il Quotidiano del Molse ECONOMIA

Operazione che ha per oggetto l’emissione obbligazionaria da 30 milioni di euro per rafforzare il capitale e che una società maltese, la Muse Ventures Ltd, di Gianluigi Torzi, fa sapere di voler sottoscrivere interamente.

Così nel giro di poche settimane, Gianluigi Torzi torna alla ribalta della cronaca nazionale dopo la contorta vicenda dell’immobile riacquistato a Londra dal Vaticano con un bonifico di 44 milioni di sterline, via Credit Suisse, grazie proprio all’intervento del finanziere molisano qui nelle vesti di angelo custode dei conti della Chiesa. (Il Quotidiano del Molse)

Ne parlano anche altre fonti

Tanto che l’ufficio interno della banca pugliese parla di “sproporzione tra i mezzi propri del sottoscrittore e l’importo della sottoscrizione dei titoli Atl”. Dagli stessi uffici della banca barese parte la segnalazione alla vigilanza di via Nazionale sull’identità degli amministratori di Muse e così inizia la slavina per De Bustis. (isnews)

Sempre secondo la ricostruzione di Repubblica, per l’amministratore delegato quella emissione obbligazionaria avrebbe dovuto rimettere in sicurezza la Popolare di Bari. Dopo l’affaire Vaticano – finito anche al centro dell’inchiesta giornalistica di Milena Gabanelli pubblicata sul Corsera – nella vicenda che ha coinvolto la Banca Popolare di Bari, torna alla ribalta della cronaca il nome del faccendiere molisano Gianluigi Torzi. (Primo Piano Molise)

E' quanto precisa il finanziere e uomo d'affari molisano, Gianluigi Torzi, in merito a notizie di stampa sul suo coinvolgimento nell'operazione di rafforzamento del capitale dell'istituto mediante il collocamento di un bond. (Yahoo Finanza)