Bankitalia: ‘misure Bce e governo hanno sostenuto credito imprese, in Italia prestiti fino a +11,5%’

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E’ quanto si legge nel Bollettino economico di Bankitalia, che presenta un aggiornamento delle analisi di scenario per l’economia italiana nel triennio 2020-22.

In Italia la crescita dei prestiti alle imprese, negativa durante tutto l’anno precedente, ha raggiunto in maggio l’11,5 per cento (in ragione d’anno sui tre mesi)”.

“L’espansione del credito che ha inizialmente riguardato le società medio-grandi – si legge ancora nel Bollettino – si è. (Finanzaonline.com)

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Inoltre nelle proiezioni di Bankitalia è incluso l’impatto del “Cura Italia” e del “Dl Rilancio” che ammontano complessivamente a circa il 4,5% del Pil. Per Bankitalia «un miglioramento delle prospettive di crescita rispetto agli scenari qui delineati potrebbe tuttavia derivare dal rafforzamento delle politiche espansive attualmente in esame». (Il Sole 24 ORE)

Alla stessa data nell’ambito del Pepp, il programma di acquisti per l’emergenza pandemica lanciato a marzo, erano stati acquistati titoli privati e pubblici per 355 miliardi di euro. Bankitalia: Pil 2020 -9,5%, -13% se peggiora pandemia. (Il Sole 24 ORE)

L'inflazione sarebbe pressoché nulla sia quest'anno sia il prossimo; i prezzi tornerebbero ad aumentare nel 2022, dell'1%". È la previsione della Banca d'Italia contenuta nel Bollettino economico "in uno scenario di base, in cui si presuppone che la diffusione della pandemia rimanga sotto controllo a livello globale e in Italia". (AGI - Agenzia Italia)

Pur sottolineando che nelle ultime settimane si sono visti segnali di ripresa nell'attività economica, i dati visti a consuntivo restano molto forti. Tuttavia, "la produzione rimarrebbe inferiore di quasi il 25% ai livelli precedenti la diffusione dell'epidemia". (la Repubblica)

“Effetti persistenti sui consumi delle famiglie deriverebbero dal calo dell’occupazione e del reddito disponibile, ancorché mitigato dalle misure di sostegno”, si legge ancora nel bollettino. Tuttavia, prosegue Palazzo Koch, “un miglioramento delle prospettive di crescita rispetto agli scenari qui delineati potrebbe derivare dal rafforzamento delle politiche espansive attualmente in esame. (QuiFinanza)

Gli oneri per le finanze pubbliche quindi, seppure distribuiti su più esercizi, potranno essere significativi”. Gli economisti di via Nazionale calcolano che “l’ammontare delle garanzie pubbliche attivabili sulla base delle misure finora varate è di oltre 500 miliardi, circa sei volte il valore di quelle in essere alla fine del 2019. (Startmag Web magazine)