Ristoranti italiani: il futuro è in mano alle catene e all'innovazione tecnologica?

Italia a Tavola ECONOMIA

L’aumento delle catene di marca (per lo più pizzerie o fast food) e gli investimenti in attrezzature e digitale sono alcune delle tendenze che - secondo il recente rapporto annuale della Fipe - stanno cambiando l’organizzazione dei ristoranti italiani per restare su un mercato sempre più complicato. Necessario ottimizzare la gestione nel comparto della ristorazione italiana Se da un lato l’andamento del 2024 conferma quello dell’anno scorso (col recupero delle posizioni pre Covid per occupazione e consumi) è indubbio che il comparto ha infatti bisogno di migliorare la gestione e la competitività. (Italia a Tavola)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo la ripresa delle vendite al dettaglio certificata l’altro ieri dall’Istat, arriva una boccata d’ossigeno per bar e ristoranti. Si tratta del 3,9% in più del 2019, l’anno subito prima del Covid. (ilmessaggero.it)

Finalmente luci, e non solo ombre, nell’edizione annuale del Rapporto FIPE 2024 presentato l’11 aprile a Roma da FIPE-Confcommercio: l’uragano Covid è alle spalle, come dimostra sia il buon andamento del settore – in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente con un valore aggiunto di 54 miliardi di euro – sia ritorno, in termini nominali, ai livelli pre-pandemia della spesa nella ristorazione da parte dei consumatori italiani, raggiungendo la soglia dei 92 miliardi di euro. (Food Service)

Nel 2023 sono state 85 le nuove imprese di ristorazione registrate a Pisa e provincia a fronte di 152 cessazioni, con un saldo negativo di 67 imprese e un bilancio complessivo di 2.431 imprese attive nell'intero comparto che occupano un totale di 6.534 addetti. (gonews)

Consumi fuori casa in ripresa nel 2023, dopo aver sofferto le turbolenze del 2022, con il fatturato di bar e ristoranti in salita a 92 miliardi di euro, il 7% in più rispetto al periodo pre Covid, e afflusso di lavoratori dipendenti in aumento a 1,4 milioni (+6,4% sul 2022); il valore aggiunto del settore ammonta a oltre 54 miliardi a prezzi correnti (+3,9%). (Il NordEst Quotidiano)

“Se lo fanno anche loro, allora è giusto” Questi pensieri, talvolta inconsci, fanno parte di una mentalità che oggi deve smettere di esistere, soprattutto per i titolari di piccole imprese. (Ristorazione Italiana Magazine)

Attività che danno lavoro, sempre attestato dal centro studi Fipe, a 5.664 addetti, un vero e proprio esercito che contribuisce a movimentare, a livello regionale, oltre 6 milioni di euro di spesa da parte di famiglie che scelgono, nel corso dell’anno, di consumare uno o più pasti al ristorante. (LA NAZIONE)