Coronavirus, Italia: trend di contagio stabile + 3815 positivi, 646 guariti nelle ultime 24 ore. Superati i 13 mila decessi

IMPERIAPOST INTERNO

Coronavirus, Italia: il bollettino della Protezione Civile. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 97.689.

Secondo i dati della Protezione Civile nazionale, sono complessivamente 73.880 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.815 unità.

Sono 10.779 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 756.

Sono 13.030 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 646 in più di ieri. (IMPERIAPOST)

La notizia riportata su altri media

«Oggi registriamo 1590 guariti, il dato più alto dall’inizio dell’emergenza coronavirus» in un singolo giorno, che porta il totale dei pazienti che hanno sconfitto l’infezione a 14.620", dice il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli,. (L'Arena)

In totale sono state colpite dal Covid-19 ben 101.739 persone in Italia (comprensivi delle vittime e dei guariti). Rispetto a ieri ci sono circa 1100 nuovi tamponi positivi in meno (4050 oggi, ieri erano 5200). (InMeteo)

A riferirlo è il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che dà conto di un incremento di 1.648 rispetto a ieri, in cui era stato più del doppio (3.815). E ancora: “Chi e’ positivo ed esce ha un comportamento che non va tenuto per evitare il contagio ad altri connazionali, ma anche per le conseguenze penali molto importanti”. (In Terris)

Il dato odierno è di 812 morti, per un totale di 11.591, mentre sono complessivamente 14.620 i guariti, +1.590 rispetto a ieri, il numero più alto dall'inizio dell'emergenza. L'incremento dei contagi totali giorno su giorno ieri era del 5,6%. (Tuttosport)

Buone notizie per quanto riguarda i guariti: il totale sale a 14.620, +1.590, numero più alto di guarigioni da quando è iniziata l'emergenza . Il numero dei decessi nelle ultime 24 ore è di 812 decessi ( ieri 756), per un totale di 11.591. (Calciomercato.com)

Ora la situazione nei territori del nord resta la più drammatica, ma il sud è ancora a rischio”. “La ‘fuga’ dal nord verso il sud nelle prime settimane di marzo è stato un evento molto grave e certamente ha contribuito ad un incremento della diffusione del virus nelle altre Regioni. (Zoom24.it)