Autostrade, accelerata del governo sulla revoca della concessione
Avanti con la revoca della concessione ad Autostrade, se da Atlantia entro il 30 settembre non arriveranno risposte che consentano di portare avanti il percorso deciso a luglio dal governo per rendere Autostrade per l'Italia pubblica con l'ingresso di Cassa depositi e prestiti.
Il governo prova a dunque a uscire dallo stallo su Autostrade e lo fa scegliendo per la linea dura.
Respingendo la richiesta di garanzie per i danni provocati dal crollo del Ponte di Genova – secondo le fonti di Cdp – Atlantia fa però venir meno una fondamentale condizione di mercato e di fatto chiude la trattativa. (Primocanale)
La notizia riportata su altre testate
In questa vicenda le provocazioni mi pare siano all'ordine del giorno, il metodo di Atlantia è sempre stato quasi ricattatorio. - "Se Atlantia non rispetta la manleva entro il 30 settembre, procederemo alla revoca. (La Repubblica)
Il titolo ha risentito negativamente delle ultime notizie sulla questione Autostrade per l’Italia ed è tornato a temere l’ipotesi di revoca. Se per quella data la holding non avrà fatto chiarezza allora si procederà con la revoca delle concessioni, che negli ultimi anni ha ripetutamente pesato sull’andamento delle azioni Atlantia in Borsa. (Money.it)
A questo punto Atlantia , al 30% dei Benetton e che controlla l’88% di Autostrade per l’Italia, ha tre giorni di tempo per modificare la linea e cercare un’intesa. Dopo il quasi accordo dello scorso luglio la trattativa si è ingarbugliata fino al punto di ritornare quasi al punto di partenza. (Il Fatto Quotidiano)
Sono due anni che il governo minaccia con una pistola ad acqua". "Dal governo hanno fatto un casino tale che adesso la situazione è imbarazzante - attacca Rixi - Io la trattativa l'avrei gestita in modo diverso. (Yahoo Finanza)
Ci stanno lavorando a Palazzo Chigi, ma nascerebbe su spinta di tecnici e sottosegretari di M5S e Pd. Secondo una fonte di governo si tratterebbe «solo di un alibi» che l’esecutivo intende sgonfiare attraverso una possibile opzione di compromesso. (La Stampa)
E intende farlo rapidamente a due anni dalla tragedia del Morandi. Ha messo di fatto sullo stesso piano Cdp e gli altri potenziali acquirenti, acuendo, secondo Palazzo Chigi, le ragioni dello scontro. (Il Messaggero)
