Coronavirus, le banche dicono addio ai dividendi dopo la richiesta della Bce

Corriere della Sera ECONOMIA

Le prime adesioni in Italia alla raccomandazione della Vigilanza Unica guidata da Andrea Enria e della Banca d’Italia ci sono già state, con Unicredit, Mediolanum, Banca Generali.

Le banche si adattano alla richiesta della Bce di bloccare la distribuzione dei dividendi e di non ripresentare la proposta ai soci prima di ottobre 2020.

Martedì Intesa Sanpaolo riunisce il consiglio per deliberare in merito al nodo dividendo, che quest’anno prevedeva un payout dell’80%. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

L'apertura delle contrattazioni ha segnato profondo rosso per tutto il settore con alcune banche come Intesa SanPaolo, BPER e Mediobanca sospese per eccesso di ribasso. In queste due date Francoforte si metteva a sostegno di quelle banche attive nella lotta al pandemia, con misure temporanee di soccorso. (Investire.biz)

Bankitalia estende alle “banche meno significative”. Sempre venerdì, Bankitalia è intervenuta accogliendo l’invito della Bce ed estendendo la raccomandazione a “tutte le banche e gruppi bancari rientranti sotto la sua supervisione”. (We Wealth)

Bankitalia, no a dividendi da parte di banche italiane meno significative durante la pandemia. Il Paese è impegnato in uno sforzo collettivo senza precedenti nel contenere la diffusione del Coronavirus, con importanti limitazioni a tutto il sistema economico e produttivo italiano. (Tribuna Economica)

I dividendi annunciati a oggi dalle banche italiane. Banca d’Italia, accogliendo l’invito della Bce, ha esteso alle banche meno significative sottoposte alla sua supervisione diretta la Raccomandazione indirizzata dalla Bce alle banche significative. (Finanza Operativa)

Tra le blue chip maglia nera a Unicredit (-7,46%), seguita da Intesa Sanpaolo (-6,12%) e Banca Mediolanum (-4,91%). (askanews) - A Piazza Affari, così come in tutta Europa, seduta in profondo rosso per i titoli bancari dopo la raccomandazione della Bce a tutti gli istituti di non pagare dividendi o effettuare buyback almeno fino a ottobre. (Yahoo Finanza)

Lo stop consentirà di mantenere nel sistema un totale di 30 miliardi di euro di capitale addizionale.Nei giorni precedenti si era mossa l’Ebf – l’Abi europea – senza però trovare una posizione comune sui dividendi relativi all’esercizio 2019 e lasciando ai singoli istituti la decisione circa l’opportunità o meno di pagare la cedola o rinviare, raccomandando comunque alle oltre 3.500 banche aderenti di congelare l’accumulazione di cedole e i piani di buy-back per il 2020. (PaeseRoma.it)