Magneti Marelli, 1.500 posti a rischio. Sindacati chiedono confronto con l'azienda

ilGerme ECONOMIA

Con la carenza di necessità di componenti per automobili si è deciso di ristrutturare l’azienda, snellendola e tagliando il personale.

(foto abruzzolive). Un piano di ristrutturazione che prevede un taglio al personale che mette a rischio 1.500 posti a livello mondiale.

Non si è fatta attendere la risposta dei sindacati, affidata in una nota a Simone Marinelli, coordinatore nazionale Marelli per la Fiom-Cgil. (ilGerme)

La notizia riportata su altre testate

Lo storico produttore di ricambi e accessori per auto ma è controllato dal fondo statunitense di private equity Kkr dal 2019. Marelli Corp è stata costituita nel 2019, quando Kkr ha completato l’acquisizione di Magneti Marelli da Fiat Chrysler Automobiles e l’ha unita con la società Calsonic Kansei di cui era già proprietaria. (Il Fatto Quotidiano)

Strutture e centri di ricerca e sviluppo della Marelli Corp sono collocati dunque un po’ in tutto il mondo. Le eventuali razionalizzazioni – afferma infine Uliano – non possono essere anteposte ad ogni discussione di garanzia di prospettive e soprattutto devono essere condivise da lavoratori e sindacato” (Il Primato Nazionale)

Il gruppo tagliera’ circa il 7,5% dei suoi 20.000 dipendenti l’anno prossimo per allineare la forza lavoro e i suoi costi al livello attuale del settore. In Italia Marelli conta 19 siti produttivi collocati per lo più in prossimità dei poli produttivi automobilistici e quindi Torino, Melfi (Potenza), Pomigliano d’Arco (Napoli), Bologna e ovviamente Corbetta. (Vigevano24.it)

Tra l'altro, la ristrutturazione potrebbe anche includere la dismissione di attività non più considerate “core business” o abbastanza redditizie. La riduzione dell’organico, che andrà di pari passo con un minor ricorso a consulenze esterne, sarà inclusa in una più ampia ristrutturazione che porterà anche alla semplificazione delle divisioni operative e a un’ottimizzazione delle funzioni corporate centrali. (Quattroruote)

Gli esuberi sarebbero almeno 1.500, corrispondenti al 7,5% del totale attuale di 20.000 dipendenti su scala globale: una decisione maturata dall'obiettivo di creare una struttura più agile e capace di fronteggiare la crisi di componenti, senza costi aggiuntivi sui prodotti. (Automoto.it)

Questo almeno secondo una lettera inviata dall’amministratore delegato Beda Bolzenius ai dipendenti e vista da Bloomberg News. Clubalfa.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie SEGUICI (ClubAlfa.it)