Le spine del Pnrr non finiscono mai. L’Ocse: «È in ritardo»

Il Manifesto ECONOMIA

Il ritardo dell’impiego dei fondi stanziati dal «Piano nazionale di ripresa e resilienza» (Pnrr) continua ad essere la spina nel fianco del governo Meloni. Lo ha confermato ieri l’Economic Outlook dell’Ocse. secondo il quale la «crescita modesta», e per di più in calo, del prodotto interno lordo (1,2% quest’anno, 1% il prossimo), nonostante il recente calo dei prezzi dell’energia e il previsto ma non scontato rafforzamento della spesa dei fondi stanziati a livello europeo. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altre testate

OCSE: Italia in crescita ma per il 2024 resta il nodo PNRR Anche l’OCSE rivede al rialzo le stime di crescita 2023 per l’Italia. Il PIL è in rallentamento sul 2022 (come ampiamente previsto dato il trend internazionale) ma, in base ai dati contenuti nel Global Economic Outlook la crescita stimata dall’OECD a fine anno è dell’1,2%, in rialzo rispetto allo 0,6% previsto in marzo. (PMI.it)

Ocse: Urso, Italia e' sorpresa, cresce di piu' tra le economie occidentali (Il Sole 24 ORE)

E a prenderne coscienza dovrebbe essere anche il governo Meloni. L’ultimo avvertimento arriva dall’Ocse, che sottolinea come il Piano nazionale di ripresa e resilienza e i fondi Ue siano fondamentali per la crescita italiana. (LA NOTIZIA)

Secondo l'Ocse, "i ritardi nell'attuazione del Pnrr potrebbero ridurre la crescita del Pil" dell'Italia. Alla base della riduzione, l'inasprimento della politica monetaria e il ridimensionamento del sostegno fiscale alle famiglie e alle imprese nel settore dell'energia. (Adnkronos)

Dopo il +3,8% messo a segno nel 2022, il Pil italiano dovrebbe crescere dell’1,2% nel 2023 e dell’1% nel 2024. Lo stima l’Ocse nell’Economic Outlook che raddoppia le stime dello scorso marzo passando, appunto da +0,6% a 1,2%. (FIRSTonline)

Si aggiunge anche l’Ocse alla lista dei previsori istituzionali “sorpresi” dalla tenuta prima e dalla crescita poi dell’economia italiana, nonostante la sequenza di shock – dalla pandemia alla crisi energetica, dalla guerra in Ucraina alla corsa dell’inflazione – che ha messo dura prova il sistema globale. (Quotidiano del Sud)