Istruttoria Antitrust su Benetton: “Abuso di dipendenza economica nel franchising”

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

LA DENUNCIA – La segnalazione è stata presentata dall’amministratore unico di Miragreen srl, rivenditore del marchio Benetton, con due negozi a Treviglio (Bergamo).

E così si determina una dipendenza dai Benetton, “disincentivando, sino a rendere impossibile, la ricerca da parte dell’affiliato di una alternativa di mercato”.

L’invadenza dei Benetton, secondo il denunciante, riguarda poi il controllo sul budget stagionale dell’affiliato, sull’ampiezza del magazzino, sul riassorbimento delle merci, sulle modalità degli ordini. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

"Proprio a riguardo – ha spiegato la Benetton in una nota – della vicenda in esame da parte dell'Antitrust, la magistratura ordinaria ha già avuto modo di accertare la correttezza del gruppo e il suo rigoroso rispetto della normativa, così come accaduto in situazioni analoghe anche con riferimento all'istituto dell'abuso di dipendenza economica". (Il Gazzettino)

(Foto: Benetton Group) Ieri, 24 novembre, l’Autorità ha condotto ispezioni nelle sedi di Benetton S.r.l. e Benetton Group S.r.l. avvalendosi della collaborazione dei militari della Guardia di Finanza. (QuiFinanza)

Antitrust avvia un'indagine sul franchising Benetton Di. Ansa Pubblicato il. 25 nov 2020. L' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti del gruppo Benetton (con a capo la holding Benetton S.r. (FashionNetwork.com IT)

L’Antitrust punta il dito contro “regole e parametri organizzativi idonei a irrigidire la struttura aziendale del franchisee, fino a ostacolarne, se non impedirne, la sua eventuale riconversione”. (Pambianconews)

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti del gruppo Benetton con l'ipotesi di abuso di dipendenza economica in due contratti di franchising stipulati con un rivenditore indipendente di prodotti a marchio Benetton. (Milano Finanza)

Il ricorso si deve a due avvocatesse reggiane, Silvia Casari e Federica Canelli, le due socie fondatrici dello studio legale L&E. “L’autorità ipotizza pratiche scorrette da parte dell’azienda madre, che costringeva gli affiliati a sovraccaricarsi di merce”. (Reggionline)