Sicilia terra di intimidazioni, 862 minacce, violenze e danneggiamenti ad amministratori pubblici

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Oltre 5.300 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti di Amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione in 14 anni. Sono questi i numeri che emergono dal report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione che censisce da quattordici anni il fenomeno a livello nazionale. Un attacco ad un amministratore ogni 28 ore 315 quelli censiti nel 2023, un caso ogni 28 ore. (BlogSicilia.it)

Ne parlano anche altri giornali

Milano – Numeri in calo rispetto al 2022, ma resta alta la preoccupazione per i numeri di amministratori locali che hanno ricevuto minacce e intimidazioni. Lo evidenzia il rapporto 2023 di Avviso Pubblico che, da 14 anni, tiene accesi i riflettori sul fenomeno “Amministratori sotto tiro“. (IL GIORNO)

Aumenta il numero di amministratori sotto tiro. Maglia nera alla Calabria. I dati emergono dal report dell’associazione avviso pubblico. Macchina incendiata, l’intimidazione più diffusa. Servizio di Luigi Ferraiuolo. (TV2000)

Oltre 5.300 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti di Amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione in 14 anni. Sono questi i numeri che emergono dal report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico. (StatoQuotidiano.it)

Ogni 28 ore un sindaco, un amministratore pubblico o un dipendente della pubblica amministrazione viene minacciato. Sono 315 gli atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico nel 2023 con un importante incremento al Nord dove si verificano il 39% degli episodi totali. (LA NOTIZIA)

"Sono drammatici i dati presentati da Avviso Pubblico nel report annuale sulle intimidazioni agli amministratori locali. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Lo riporta nel resoconto dell’ultimo anno Avviso Pubblico, l’associazione di comuni italiani e altri enti che si occupa di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata. Succede ancora in Toscana, e succede di nuovo nell’Empolese Valdelsa. (LA NAZIONE)