False assunzioni e 4.000 euro per un permesso di soggiorno. Divieti per gestori patronato Sifus

Alpauno INTERNO

ALCAMO – Per un anno non potranno esercitare attività presso patronati ed enti che si occupano di consulenza del lavoro e della materia dell’immigrazione. L’alcamese Vittorio Scurto e il castellammarese Agostino Stabile, gestori del patronato Sifus, sono stati raggiunti anche dal divieto di dimora ad Alcamo, dove in via Galati ha sede la loro attività, perché indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, estorsione, falsità ideologica commessa per induzione dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa da privato. (Alpauno)

La notizia riportata su altre testate

Le persone coinvolte sono Antonio Romano, 53 anni, proprietario di un’azienda agricola a Leverano; Paola Tarantino, 47 anni, titolare di un’attività ristorativa a Monteroni di Lecce; e Gabriele Madaro, 26 anni, responsabile di una ditta edile sempre a Monteroni di Lecce. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del G. (Il Gallo)

del Tribunale di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre soggetti residenti nella provincia, titolari di altrettante imprese operanti nel settore agricolo, edilizio e ristorativo, accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Due degli arrestati sono residenti a Monteroni, l'altro a Leverano: operano nel settore agricolo, edilizio e nella ristorazione. L'inchiesta della Procura di Lecce, avviata nei primi mesi del 2023, ha portato all'acquisizione (con perquisizioni e attraverso l'analisi dei flussi finanziari e bancari) di elementi d'indagine in base ai quali la Procura salentina sostiene che i tre, dal 2020, hanno favorito l'immigrazione clandestina eludendo il "Decreto Flussi" attraverso la falsificazione di atti e documenti attestanti fittizie assunzioni. (Corriere)

È quanto scoperto dalla guardia di finanza della tenenza di Porto Cesareo e dai carabinieri del Nil di Lecce, il Nucleo ispettorato del lavoro, che hanno portato a termine un’operazione congiunta arrestando tre imprenditori salentini finiti ai domiciliari. (TeleRama News)

È quanto scoperto dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, congiuntamente ai finanzieri della Tenenza di Porto Cesareo, all’esito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, su disposizione del gip del Tribunale di Lecce, che hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre imprenditori residenti nella provincia di Lecce: Antonio Romano, 53 anni, titolare di un’impresa agricola, Paola Tarantino di 47, imprenditore nella ristorazione e titolare del locale “Terra Noscia” prima della chiusura e Gabriele Madaro, di 26 anni, imprenditore nel settore dell’edilizia, tutti di Monteroni. (Corriere Salentino)