Aborto: il governo apre ai "Pro Vita" all'interno dei consultori

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Un via libera che sta già scatenando un putiferio. Il Senato ha votato oggi, martedì 23 aprile, la fiducia al decreto Pnrr all'interno del quale c'era anche la norma che consentiva di fatto alle Regioni di avvalersi del coinvolgimento di soggetti del terzo settore con qualificata esperienza nel sostegno alla maternità all'interno dei consultori pubblici, "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". (Today.it)

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In realtà la norma non fa che ribadire i contenuti dell'art. 2 della legge 194 del 1978 (46 anni fa!), che prevede: «I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato». (Italia Oggi)

PORTO SANT'ELPIDIO - I dem tornano sul tema riguardo la Legge 194: «Spalancare le porte dei consultori ai pro-life è un attacco diretto ai principi fondamentali della 194 perché introduce un ulteriore scoglio ad una scelta di per sé difficile e delicata» «La legge 194 descrive i servizi forniti da consultori o strutture sanitarie abilitate presso cui una donna si deve rivolgere per l’interruzione di gravidanza. (Cronache Fermane)

Durante la discussione del decreto Pnrr alla Camera, Meloni interviene anche sulle polemiche che riguardano l’aborto e la legge 194 del 1978, dopo l’approvazione di un emendamento al Pnrr che apre all’ingresso delle associazioni pro-vita nei consultori, per svolgere attività già previste dall’attuazione della legge sull’aborto in Italia. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

"L’emendamento, a prima firma di Lorenzo Malagola di FdI, su cui il governo ha messo la fiducia, prevede che le Regioni possano, nell’organizzazione dei servizi dei Consultori, “avvalersi anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. (ilmamilio.it - L'informazione dei Castelli romani)

Passa con il voto di fiducia il decreto Pnrr, compresa la norma che apre le porte dei Consultori a «soggetti del terzo settore che abbiano esperienza nel settore del sostegno alla maternità», insomma ai militanti antiabortisti dei movimenti Pro-Vita. (La Stampa)

In Toscana no, la Regione lo dica forte e chiaro, fuori gli antiabortisti dai consultori”: lo hanno detto Paola Galgani e Gessica Beneforti (segreteria Cgil Toscana) che oggi pomeriggio saranno al presidio di protesta Cgil-Uil davanti al Senato a Roma. (gonews)