Facebook: un altro big ha rimosso le proprie pubblicità sulla piattaforma

Tecnoandroid ECONOMIA

Vi ricordo infatti che qualche giorno fa girava la voce di un accordo segreto tra Zuckerberg e Donald Trump.

Ma lasciando un attimo in disparte il motivo, come scrive Axios, è preoccupante vedere che un altro grande inserzionista, da sempre sulla piattaforma, in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma, soprattutto dopo i comportamenti di qualche giorno fa.

Qualche giorno fa abbiamo parlato del social network Facebook e di come, in pochissimi giorni, abbia perso la maggior parte del consenso da parte dei propri sponsor. (Tecnoandroid)

Ne parlano anche altre testate

Per molti non è facile eliminare Facebook ma spesso se ne sente la necessità. Andiamo sulla pagina principale di Facebook e all’interno della barra di ricerca scriviamo “cancellare account“. (Tecnoandroid)

Da quando però la fame sempre più vorace ha portato Facebook ad affiancare la Nike o la Adidas a campagne pubblicitarie politiche allora la cosa ha cominciato ad infastidire gli utenti che lo hanno segnalato in massa e le multinazionali non hanno potuto sottovalutare le loro richieste. (editoriale italiano)

Il ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, non si lascia spaventare dalla “ritirata” degli inserzionisti dalla sua piattaforma. I grandi advertiser che hanno aderito al boicottaggio rappresentano per Facebook una piccola porzione delle entrate totali dalla pubblicità, ha evidenziato Zuckerberg. (CorCom)

Complessivamente a maggio i 100 più grandi inserzionisti di Facebook hanno speso 529,6 milioni di dollari. Vale a dire, 8 delle 100 aziende che spendono di più in assoluto in pubblicità. (Lega Nerd)

Calcola Bloomberg che le perdite ammontino già a circa 8 miliardi per la sospensione delle pubblicità su Facebook. Sospese le pubblicità su Facebook da parte di Coca-Cola, Levi Strauss, Uniliver, Honda, Verizon. (Digitalic)

Facebook non parla più di Libra ormai da parecchi mesi. La valuta sarebbe una “stablecoin” sostenuta da un paniere di valute sovrane come il dollaro, l’euro e lo yen. Il fatto che Libra possa successivamente avere successo dipenderà da una serie di fattori, come per esempio la robustezza della rete, ampiamente utilizzata da coloro che i meno abbienti devono pagare, fattore determinante del progetto. (Tecnoandroid)