Fiat presenta la 500 elettrica al Presidente Mattarella. L'elettrico è finalmente mainstream?

DMove.it ECONOMIA

Non c'è dubbio che, nonostante il ridimensionamento aziendale degli ultimi anni, Fiat resti nell'immaginario comune un esempio di industria italiana, da seguire ed appoggiare, quasi incondizionatamente.

Nella giornata odierna il management di FCA ha accompagnato la nuova Fiat 500 elettrica a un debutto istituzionale.

John Elkann, Presidente di FCA, Pietro Gorlier, Responsabile delle attività europee di FCA, e Olivier François, Presidente Fiat Brand Global, hanno presentato la nuova vettura elettrica al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (DMove.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Si è partiti ai primi di marzo con “la Prima” cabrio – edizione numerata, con 500 pezzi per il mercato italiano. E naturalmente è al lordo degli incentivi statali, di 6 o 4 mila euro, a seconda che si debba o meno rottamare una vecchia auto. (Vaielettrico.it)

Nella Virtual Casa 500 con un clic saranno visitabili 11 aree tematiche: The legacy, Made of Italy, New 500 One-offs, Diary of an icon, A journey through 3 generations, New 500 experience, 500 design story, A story of social relevance, The future starts here, 500 vintage vibes, Open for change. (Ruoteclassiche)

Nella Virtual Casa 500 tutto è a portata di click in un ambiente digitale. Ancora più limpido - secondo gli ideatori del museo virtuale - grazie alle emissioni zero del Cinquino tutto elettrico. (la Repubblica)

Probabilmente l’intera gamma della nuova Fiat 500 elettrica sarà disponibile ad ottobre. I 63 anni della Fiat 500 vengono celebrati dai luoghi storici che l’hanno vista nascere. (Motori News)

Una ricorrenza che il marchio torinese celebra inaugurando la “Virtual Casa 500”, un museo costruito per ripercorrere la storia del modello visitabile da remoto. Nasceva il 4 luglio 1957 la prima Fiat 500 prodotta a Mirafiori. (La Gazzetta dello Sport)

Le dimensioni compatte (2,97 metri di lunghezza, 470 kg di peso, 184 cm di passo), il piccolo motore (inizialmente 479 cc per 13 cavalli CUNA a 4.000 giri al minuto) e le prestazioni tranquille (velocità massima di 85 km/h, 55,2 secondi sul chilometro con partenza da fermo) ne facevano un prodotto per tutti, anche se il prezzo non era contenutissimo (465 mila lire, quando lo stipendio mensile di un’operaio specializzato si aggirava sulle 50 mila lire al mese). (Corriere della Sera)