Generali: lo scontro si trasferisce al cda. Sul tavolo la lista del board per rinnovare i vertici

la Repubblica ECONOMIA

Tuttavia, come già successo nell'ultimo triennio su varie questioni - tra cui l'acquisto di Cattolica e l'investimento in Malesia - la sensazione dei più è che si vada verso un muro contro muro: non ci sono basi e tempi sufficienti per un compromesso

All'ordine del giorno c'è la scelta se andare avanti o meno con il processo per la formazione di una lista del consiglio del Leone per rinnovare i vertici e lo stesso consiglio che scadrà in primavera. (la Repubblica)

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Come ci si aspettava, il board si è diviso e 4 consiglieri hanno votato contro la proposta, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie. La procedura per la presentazione della lista del cda di Generali approvata a maggioranza dal consiglio è , spiega la società in una nota, “ovviamente suscettibile di eventuali adeguamenti che fossero richiesti dalle Autorità di Vigilanza“. (Bluerating.com)

La procedura per formare una lista del board Generali, approvata oggi a maggioranza, si legge sul loro sito, prevede che a dirigere il processo sia il presidente Gabriele Galateri di Genola. Il consiglio d'amministrazione di Generali ha votato "a maggioranza" per la lista del board in vista del rinnovo del consiglio nel 2022. (Adnkronos)

Secondo quanto riportato dall’Ansa i voti contrari sono stati 4 e 9 quelli a favore. Sul fronte opposto, il patto di Caltagirone e Del Vecchio, cui si è unita Fondazione Crt, contrario a una lista del Cda che verrà votata solo a maggioranza: i 9 voti favorevoli e i 4 contrari erano, quindi, largamente attesi. (La Sentinella del Canavese)

Ed anche ieri la proposta per un elenco di candidati che porti la firma del consiglio ha ottenuto il consenso della maggioranza, in particolare di nove membri su 13. Quattro i rappresentanti contrari, ossia Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin (espressione (Il Sole 24 ORE)

Come emerge da un internal dealing,. La settimana scorsa Mediobanca - che appoggia il rinnovo del mandato a Donnet - è salita al 17,22% dei diritti di voto del Leone di Trieste con un'operazione disul 4,42% del capitale (Teleborsa)

Sull’uno e sull’altro versante ci sono gli stessi giocatori: Mediobanca, con l'ad Alberto Nagel, che è il primo azionista del Leone con una quota del 13%; Leonardo del Vecchio con la sua finanziaria Delfin che ha il 18,9% di Mediobanca e a colpi di ritocchi è arrivato al 5,13% di Generali; Francesco Gaetano Caltagirone che più recentemente è entrato in Piazzetta Cuccia superando il 3%, ma potrebbe essere (Il Sole 24 ORE)