Mps-Unicredit, governo sotto assedio: Daniele Franco, il braccio destro di Draghi andrà in aula

Liberoquotidiano.it ECONOMIA

Quanto all'ipotesi che sia la commissione d'inchiesta sulle Banche ad audire Franco, fonti parlamentari osservano che «deve indagare sul passato, non sul futuro»

E sul punto la Lega chiederà al governo, in occasione del prossimo question time, chiarezza su cifre e trasparenza del negoziato.

Unicredit è presieduta dall'ex ministro dell'Economia del governo Renzi, Pier Carlo Padoan, che ha lasciato quel seggio. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Altri “latitano”, sapendo di non essere stati e di essere meno che mai oggi, possibili interlocutori, come forse non lo è più neppure Giani. Dato che sia il PD, sia la Lega, sia i 5 Stelle sono nel Governo, si presume che le loro posizioni siano condizionanti e non subalterne. (SienaFree.it)

Per anni la città ha vissuto al di sopra dei propri mezzi grazie a una commistione tutt’altro che virtuosa fra politica e finanza. Ma il numero di esuberi, 5-6 mila, è un tema complesso ed entra nel cuore di Siena, non solo delle sue varie campagne elettorali (LA NAZIONE)

Bragantini è stato commissario Consob e anche vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza tra il 2016 e il 2017, dopo la gestione Zonin e prima della vendita a Intesa In 40 giorni il Mef e Unicredit dovranno trovare un accordo per definire il perimetro della possibile vendita di Mps. (Sky Tg24 )

La banca senese è uscita con le ossa rotte dallo stress test dell'Eba che ha coinvolto 89 istituti europei. Secondo i risultati, l'istituto avrebbe un Cet1 ratio fully loaded del -0,10% in uno scenario avverso esteso al 2023 che prevede un impatto prolungato della pandemia di Covid-19. (Milano Finanza)

“I numeri che si ipotizzano sono di circa 5/6mila esuberi – spiega a Siena Tv il sindacalista Federico Di Marcello – Il comunicato di Unicredit lascia spazio a tantissime interpretazioni”. “Sono circa tre mesi che abbiamo chiesto un incontro al Ministero – spiega Di Marcello – Lunedì scorso abbiamo fatto un presidio a Roma sotto la sede del Mef (RadioSienaTv)

Naturalmente, il fatto che l’operazione non sia ancora stata notificata non vuol dire che sia fuori dai radar europei. È per questo motivo che a Bruxelles l’opzione di spezzettare l’istituto senese tra più acquirenti non è per niente scartata. (L'HuffPost)