Pussy Riot, l’ossessione di Putin. La cofondatrice Lucy Shtein, la fuga e ora la condanna a 6 anni di carcere per un tweet

La Stampa ESTERI

L’ultimo capitolo della follia fascista della Russia contemporanea si è toccato stamattina, quando una delle fondatrici di Pussy Riot, Lucy Shtein, è stata condannata in contumacia dal tribunale distrettuale Basmannyj di Mosca, il luogo infausto di queste procedure dell’orrore putiniano. Sei anni di carcere a causa di un tweet. Shtein aveva scritto, il 27 marzo 2022, tre giorni dopo l’invasione su larga scala della Russia in Ucraina, commentando un video in cui i soldati ucraini avrebbero sparato alle gambe dei russi catturati: «I ragazzi sono venuti per bombardare le città di altre persone e uccidere le persone, in risposta hanno sparato loro alle gambe, anche i ceceni avevano paura di tali torture». (La Stampa)

Su altri giornali

È stata condannata in contumacia da un tribunale russo a 6 anni di carcere per diffusione di notizie “false” sull’esercito, una norma introdotta in Russia per vietare le critiche all’invasione dell’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)

– Un tribunale di Mosca ha condannato in contumacia a 6 anni di reclusione Lucy Shtein, attivista del collettivo punk anonimo Pussy Riot, per aver diffuso notizie false sulle forze armate russe. Deputata dell’assemblea comunale per il partito Yabloko, Shtein vive in Lituania dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina insieme alla compagna Maria Alyokhina, anche lei attivista delle Pussy Riot. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lucy Shtein avrebbe diffuso notizie "false" sull'esercito di Mosca su Twitter (LAPRESSE)

Lucy Shtein, una delle fondatrici del collettivo punk “Pussy riot”, è stata condannata a sei anni di prigione per un tweet contro la guerra, il pubblico ministero ne aveva chiesti otto e mezzo. (Il Dubbio)

A riportare la notizia è la testata online ZonaMedia. Shtein ha lasciato la Russia 2 anni fa. (Il Messaggero Veneto)

Non si ferma la repressione politica in Russia, dove schierarsi contro l’invasione dell’Ucraina o criticare l’esercito può costare molti anni dietro le sbarre. L'ultima a finire nel mirino della legge bavaglio che punisce chi critica la guerra è una delle più note attiviste del collettivo d’opposizione Pussy Riot: Lucy Shtein. (Gazzetta del Sud)