Lo sciopero Usigrai è una giusta e doverosa protesta “aziendalista” a difesa di un bene comune

articolo21 INTERNO

Chiunque abbia ancora un solo dubbio sulle ragioni dello sciopero indetto per domani dall’Usigrai legga il comunicato aziendale e comprenderà subito la posta in gioco: la costituzione, l’autonomia del servizio pubblico, la dignità professionale. Le parole usate dai vertici, piazzati dalla destra al governo “sciopero politico e ideologico” sono le medesime che il governo usa contro gli altri sindacati, il diritto di sciopero, il pensiero critico. (articolo21)

La notizia riportata su altri media

Il sindacato spiega le ragioni dell'astensione dal lavoro indetta per lunedì 6 maggio in un videocomunicato cui viale Mazzini replica tacciando i giornalisti di scioperare per «motivazioni ideologiche e politiche» che «nulla hanno a che vedere con i diritti dei lavoratori». (Fnsi)

Esplode lo scontro tra la Rai e il sindacato interno Usigrai, un botta e risposta dai toni forse mai così duri. Alla vigilia dello sciopero proclamato dall'Usigrai sono stati diffusi sulla tv pubblica il video nel quale il sindacato spiega le proprie ragioni e quello con la replica dell'azienda. (Liberoquotidiano.it)

Non si abbassa il livello dello scontro a viale Mazzini tra i vertici Rai e il sindacato interno alla tv pubblica, l'Usigrai. Alla vigilia dello sciopero di 24 ore proclamato dai giornalisti per domani, il 6 maggio, per denunciare l’utilizzo della tv pubblica come «megafono del governo», l'azienda ha accusato l’Usigrai di «promuovere fake news» per «motivazioni ideologiche e politiche», e i dipendenti l’azienda di voler «screditare un’intera categoria». (ilmessaggero.it)

Una barzelletta, se si considera il monopolio dell'informazione (Secolo d'Italia)

Nella giornata di domani, lunedì 6 maggio, i giornalisti e le giornaliste della Rai, sciopereranno per 24 ore. (Fanpage.it)

Ciò che sta avvenendo nella tv pubblica riguarda tutte e tutti: siamo di fronte a politiche aziendali ed editoriali che umiliano le rappresentanze sindacali autonome, che puntano a dividere il corpo redazionale e a ridurre il costo del lavoro, e che riducono gli spazi di libertà di informazione con censure e mistificazioni. (la Repubblica)