Istat: "Shock senza precedenti, difficile stima"

Adnkronos ECONOMIA

L'Istat rileva che le chiusure delle attività potrebbero provocare degli effetti negativi sul valore aggiunto, tra -1,9% e -4,5%.

Infatti, oltre agli effetti diretti, connessi alla sospensione dell’attività nei settori coinvolti nei provvedimenti, il sistema produttivo ''subirebbe anche gli effetti indiretti legati alle relazioni intersettoriali'' spiega l'Istituto di statistica.

''La rapida evoluzione della pandemia rende difficile rilevare l’intensità degli effetti sull’economia reale con gli indicatori congiunturali la cui diffusione avviene con un ritardo fisiologico rispetto al mese di riferimento'', spiega l'Istituto. (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

Le misure di contenimento del Covid-19 stanno causando «uno shock rilevante, generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda» e l’intero sistema produttivo. Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. (La Stampa)

Il lockdown delle attività produttive "ha quindi amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese". Le necessarie misure di contenimento del Covid-19 stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda. (Tutto Napoli)

“Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%”. Le necessarie misure di contenimento del COVID-19 stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l’offerta sia la domanda”, si legge nello studio. (Money.it)

Questo contesto ha determinato significative revisioni al ribasso delle previsioni del Pil mondiale che è atteso registrare nel 2020, senza eccezioni, una flessione", si legge. Allo stesso tempo l'economia italiana deve fare il conto con il crollo dei consumi: se il lockdown si limitasse ai mesi di marzo e aprile la riduzione dei consumi si fermerebbe al 4,1% su base annua. (Fanpage.it)

"Il lockdown delle attività produttive ha amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese", ha rimarcato l'Istat. (Milano Finanza)

La riduzione dei consumi determinerebbe una contrazione del valore aggiunto dell’1,9% nel primo scenario e del 4,5% nel secondo. Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. (Finanzaonline.com)