Intesa-Ubi: con la fusione 2.500 posti per i giovani, ma in vista anche 5mila uscite

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Tra il piano di UniCredit e quello della fusione Intesa-Ubi in pochi mesi ci sarebbero 11mila bancari in uscita.

Dunque in attesa che il Banco Bpm alzi il velo dal suo piano, appena in febbraio, i sindacati possono gà contare 11mila uscite da discutere.

Intesa-Ubi: con la fusione 2.500 posti per i giovani, ma in vista anche 5mila uscite Il benchmark dei sindacati per i piani industriali è di un’assunzione ogni due uscite. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

Ciò significa che, includendo il guadagno di oggi, il titolo Ubi banca in 18 giorni è cresciuto del 57%. Tonfo in Borsa invece per Bper. (Forbes Italia)

I numeri del colosso bancario che potrebbe nascere dopo la possibile acquisizione di Ubi da parte di Intesa Sanpaolo li ha forniti questa mattina l'amministratore delegato di Intesa Carlo Messina : 460 miliardi di impieghi totali, risparmi gestiti per 1100 miliardi e ricavi totali per 21 miliardi di euro. (La Repubblica)

Nessun commento da Ubi Banca. Il consiglio d'amministrazione di Intesa Sanpaolo sottoporrà all'assemblea straordinaria, convocata per il 27 aprile, la proposta di aumento di capitale a servizio dell'offerta. (Tiscali.it)

L’operazione include anche un accordo vincolante con UnipolSai Assicurazioni, che prevede la cessione per un corrispettivo in denaro di attività assicurative afferenti allo stesso ramo d’azienda. (TargatoCn.it)

«L’operazione che annunciamo apre un nuovo capitolo della storia di questo gruppo – ha detto il Ceo di Intesa Carlo Messina – vogliamo unire due eccellenze del nostro sistema bancario, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca, per dare vita a una nuova realtà leader nella crescita sostenibile e inclusiva». (Open)

Dall’operazione lanciata ieri sera da Intesa San Paolo con il lancio di un’offerta pubblica di scambio sul capitale di Ubi Banca nasce il settimo colosso bancario della zona euro per proventi operativi alle spalle di Santander, Bnp Paribas, BBVA, Bpce, Societe Generale e Deutsche Bank. (Wall Street Italia)