Natale, dai regali al cibo: cosa costerà di più per le feste

QuiFinanza ECONOMIA

In molti l’hanno definita la “stangata di Natale” questa tendenza al rialzo dei prezzi che andrà a gravare particolarmente sul bilancio familiare anche – e soprattutto – durante tutto il periodo delle feste.

Fare la spesa costerà di più a Natale. Scontrini più salati anche per organizzare pranzi e cene di Natale e Capodanno.

Prendere un aereo, infatti, costerà il 51,3% rispetto all’anno scorso nel caso di voli internazionali, a fronte di un +18,9% invece per quelli nazionali

Tra regali, cene in famiglia e con gli amici, viaggi e spostamenti, le occasioni di spesa a dicembre aumentano. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Da alcune indagini emerge che, con i rincari dei prezzi al dettaglio, è probabile che gli italiani spenderanno di meno rispetto agli altri anni. Per quanto riguarda le spese natalizie per generi alimentari, in media ogni anno vengono spesi dagli italiani 5 miliardi di euro. (Il Tabloid)

Quest’anno per i regali si spenderanno complessivamente 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno. Per i regali di Natale si spenderanno in termini pro capite 158 euro rispetto ai 164 dello scorso anno, -8% rispetto al 2019 e oltre il 36% in meno rispetto al 2009. (Vigevano24.it)

Nel complesso si spenderanno 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 miliardi dello scorso anno, con l’inflazione e i rincari delle bollette che rischiano di ridurre ulteriormente la quota di tredicesima destinata ai doni. (Quotidiano.net)

È quanto emerge da un’analisi dell’ufficio studi della Confcommercio. Nel mese la spesa media per famiglia si attesta a 1.645 euro, lo 0,5% in più rispetto all’anno scorso, ma ancora molto al di sotto rispetto al livello 2019 (-7,5%), aggiunge Confcommercio, sottolineando che crescono le tredicesime complessive destinate ai consumi: 32,6 miliardi nel 2021 contro i 29,7 miliardi nel 2020. (Il Sole 24 ORE)

I cittadini temono l’eventualità di nuove chiusure e restrizioni, situazione che crea un clima di sfiducia e non favorisce una propensione agli acquisti. Ci auguriamo che nelle prossime due settimane il trend si possa invertire anche grazie al clima natalizio che in città sta montando anche grazie agli addobbi e alle luminarie dei nostri negozi di vicinato (Confcommercio Roma)

Bene, ad esempio, il taglio di Irap e Irpef, ma si tratta di misure ancora troppo contenute – dice Marinoni. Ma è chiaro che di fronte al pericolo di un ridimensionamento del reddito disponibile reale, la propensione ai consumi è destinata a scendere. (Maremmanews)