Banco Bpm e quel nocciolo duro di azionisti che potrebbe sostenere una fusione

Milano Finanza ECONOMIA

Più in dettaglio, un'operazione tra Banco Bpm e Credit Agricole Italia consentirebbe agli attuali azionisti della prima di detenere circa il 58% della nuova entità.

L'intenzione dell'imprenditore Girondi sarebbe quella di sostenere il management di Banco Bpm e supportarlo proprio in un'ottica di M&A.

"Rimaniamo positivi sul titolo grazie ai migliorati trend commerciali, alla solida base di capitale e, appunto, alle opzioni di M&A sul tavolo", ha concluso l'analista. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Un ulteriore 0,163% è poi la quota fisica in mano alla banca svizzera. Gli acquisti sono infatti avvenuti in seguito a indiscrezioni che considerano la banca guidata da Giuseppe Castagna una candidata ideale per il consolidamento di settore. (Milano Finanza)

Ora l’imprenditore mantovano ha ampliato la sua partecipazione nel capitale di Banco Bpm aumentando la sua quota dall’1,02% al 4,98%. L’ultimo stabilimento aperto in ordine di tempo è in India (dove il gruppo ne ha già altri due). (Corriere della Sera)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) Si tratta, notano gli analisti, di posizioni rilevanti visto che il Banco non ha un nocciolo duro di azionisti. (Il Sole 24 ORE)

La mossa è risultata inattesa e non concordata. Banco Bpm non ha avuto contatti con il presidente di Ufi Filters, Giorgio Girondi, salito nel capitale della banca milanese, incrementando la quota dall'1,02% dichiarato a metà di marzo fino al 4,98% (partecipazione detenuta indirettamente attraverso il veicolo Ggg). (Milano Finanza)

Finale di ottava con piccola risalita per Piazza Affari grazie anche alle indicazioni positive dal PIL del terzo trimestre. I risultati del terzo trimestre sono stati superiori del 3/6% rispetto alle stime del broker francese. (Finanzaonline.com)

Girondi, si legge negli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, ha aumentato la sua quota dall'1,02% al 4,98% mentre Ubs detiene una partecipazione aggregata in strumenti finanziari del 6,38%. (il Corriere delle Alpi)