Pensioni, perché nel 2023 arriverà un maxi aumento

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Pensioni, i possibili aumenti per il 2023. Il possibile incremento dell'assegno pensionistico non sarà uguale per tutti.

Pensioni, il conguaglio per la rivalutazione 2022. Se quelli provocati dalla rivalutazione dell'anno in corso sono ancora dati stimati e lontani dall'essere definitivi, c'è invece un conguaglio che arriverà con certezza ai pensionati all'inizio del 2023.

Uno 0,2% di differenza che verrà colmato tra gli arretrati del 2022, con il primo assegno del prossimo anno

A gennaio del 2022, l'incremento provvisorio è stato dell'1,7%, con il valore definitivo che si è attestato poi all'1,9%, differenza che verrà colmata con un conguaglio all'inizio del prossimo anno. (Today.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Uno 0,2% di differenza che verrà colmato tra gli arretrati del 2022, con il primo assegno del prossimo anno Differenza che sarà colmata con un conguaglio all’inizio del prossimo anno. (Il Fatto Vesuviano)

Si tratta di una stima realizzata dall’Ufficio parlamentare di bilancio, il quale ha calcolato l’impatto dell’inflazione sulla rivalutazione delle pensioni. L’aumento delle pensioni, previsto dalla legge, richiederà dunque un maggior esborso allo Stato rispetto a quanto era stato preventivato (Money.it)

5 ' di lettura. Pensioni di luglio più ricche grazie al bonus 200 euro e alla quattordicesima in arrivo. Quattordicesima: requisiti. Ricapitolando, la pensione che sarà erogata il primo luglio comprenderà anche la quattordicesima (secondo i requisiti elencati sopra) e il bonus 200 euro (The Wam)

In questo articolo vi spiegheremo passo-passo come verificare tutte le voci che compongono il vostro cedolino pensione luglio 2022. Cedolino pensione luglio 2022, come verificare tutte le voci sul sito dell'Inps per sapere se pagheranno bonus 200 euro e quattordicesima. (The Wam)

La quattordicesima quest’anno, con la pensione di luglio, arriva a 342mila pensionati veneti, 100mila in più rispetto al 2021. L’aumento della platea dei beneficiari si deve alla legge di bilancio 2022 che ha elevato il trattamento minimo di riferimento da 515,58 euro al mese a 524,34. (La Nuova Venezia)

La cifra cresce perché gli aumenti degli anni precedenti vengono mantenuti anche per gli anni successivi Restando così le cose, un assegno di 1000 euro nel 2022, nel 2023 sarà di 1068 euro mensili. (Open)