La foto «invecchiata»: ricostruito il volto del boss Motisi. Chi è? Ricercato da 25 anni in tutto il mondo

Corriere della Sera INTERNO

A guardarlo nell'ultima foto, scattata diversi anni fa, sembrerebbe un signore pacioso, con il viso rubicondo e sorridente. Segni particolari? Introvabile da oltre 25 anni. Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, il boss palermitano Giovanni Motisi, 65 anni, è diventato il latitante numero 1 in Italia ed è ricercato anche dalle forze di polizia di tutto il mondo. Condannato per associazione di tipo mafioso e strage deve scontare l'ergastolo. (Corriere della Sera)

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La caccia ai latitanti mafiosi continua. Ed ecco che dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, tutte le forze investigative sono state rivolte verso il boss Giovanni Motisi: l’ultimo grande latitante protagonista della stagione stragista di Cosa nostra. (Antimafia Duemila)

Diffuso l’identikit del mafioso che uccise Ninni Cassarà La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, inserito dal 1998 nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità”. Motisi era nel commando che uccise il vice questore Ninni Cassarà e l’agente Roberto Antiochia. (TV2000)

La Polizia di Stato diffonde il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal 1998, inserito nell’elenco dei latitanti di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. (LAPRESSE)

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020) (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Nonostante il fatto che siano passati 36 anni, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che coordina le attività delle forze dell'ordine per catturare il boss, non ha mai gettato la spugna, anzi. (ilGiornale.it)

Tracce del “pacchione”, Giovanni Motisi, latitante dal 1998, sono state trovate nel covo di Giuseppe Auteri, uomo forte del mandamento di Porta Nuova, catturato a Palermo il 5 marzo dai carabinieri, in un covo-tugurio di via Recupero 6, zona via Oreto, stazione centrale: il ‘pacchione’, il grasso, e’ il capomafia di Pagliarelli, mandamento storico e altrettanto solido, confinante con Porta Nuova e Palermo centro. (Grandangolo Agrigento)