Allarme busta paga, smontate le promesse del Def: nel 2025 a rischio il taglio del cuneo fiscale

LA NOTIZIA ECONOMIA

Le audizioni sul Def evidenziano i rischi per i conti pubblici: a rischio anche gli aumenti in busta paga del taglio del cuneo fiscale. Cerca di far trasparire tranquillità il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Dopo una giornata di audizioni che hanno smontato pezzo per pezzo il suo Def e hanno evidenziato la catastrofica situazione dell’economia italiana, per il responsabile dei conti sembra che nulla sia successo. (LA NOTIZIA)

Su altre testate

Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia l'ammontare dei crediti d'imposta per Superbonus contabilizzati per competenza nei conti del 2023 – pubblicati da Istat a inizio aprile e pari a quasi 3,7 punti percentuali del PIL (77 miliardi) – è un valore di oltre cinque volte superiore a quanto il DEF 2023 prevedeva sarebbe maturato nell'anno. (LA STAMPA Finanza)

ROMA – “Secondo le nostre proiezioni, la crescita dovrebbe essere dello 0,6% nel 2024, poco al di sopra l’1% in media nel prossimo biennio“. Lo dice il capo dipartimento economia e statistica della Banca d’Italia, Sergio Altimari, in audizione in commissione congiunta Bilancio, sul Def. (Dire)

MILANO – Il Documento di economia e finanza approvato dal governo in una rara versione senza numeri programmatici, ovvero senza indicare l’impatto delle misure che l’esecutivo vuole adottare sulle grandezze di finanza pubblica, finisce sotto la lente degli addetti ai lavori nel ciclo di audizioni alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. (la Repubblica)

Il Capo Dipartimento di economia e statistica ha fornito un’analisi dettagliata del quadro macroeconomico globale e nazionale, oltre a una valutazione dei conti pubblici italiani nel 2023 e per il quadriennio successivo. (Diritto Bancario)

In questo caso il «disavanzo sarebbe superiore rispetto a quello tendenziale a legislazione vigente di circa un punto percentuale del Pil in media d'anno nel triennio 2025-27, rimanendo al di sopra del 3% in tutti gli anni dell'orizzonte previsivo». (Corriere della Sera)

Secondo le valutazioni di via Nazionale le previsioni per l’economia italiana si discostano solo lievemente dal Def (+ 0,6% il Oil 2024 secondo Banca d’Italia, + 1% secondo il governo) ma “i rischi per la crescita rimangono orientati al ribasso“, ha detto Sergio Nicoletti Altimari, capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia citando tra i fattori di rischio il commercio internazionale, gli effetti della politica monetaria restrittiva sulla domanda e gli effetti negavi sul comparto edilizio dalla riduzione superbonus. (Il Fatto Quotidiano)