Da Carrefour a Esselunga, 500 milioni di frodi sull’Iva

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

La logistica in Italia. Un vero buco nero. Anzi nerissimo dal punto di vista del lavoro e del suo sfruttamento. Perché se a valle ci sono operai malpagati, privi di qualsivoglia contributo previdenziale, spostati come merce da una cooperativa all’altra, a monte soffia un vento di fatture false e passaggi di crediti Iva che ingrassa … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

La procura milanese disvela ancora una volta le forme di sfruttamento dei lavoratori, lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali, e le connesse frodi fiscali nel mondo della grande distribuzione organizzata, guardando more solito ai meccanismi delle scatole di “società serbatoio” di manodopera. (il manifesto)

/ PAVIA C’è anche un pavese nell’indagine della procura di Milano per frode fiscale che ha portato al sequestro di quasi 65 milioni di euro alla società Gs del gruppo Carrefour. (La Provincia Pavese)

Secondo la Procura di Milano, l'azienda avrebbe appaltato servizi a società che avrebbero "omesso il versamento dell'Iva" e "degli oneri di natura previdenziale" ai lavoratori. (Fanpage.it)

Supermercati GS spa, gruppo Carrefour, è l’ultimo operatore indagato per frode fiscale e sfruttamento dei lavoratori, trattati come ‘serbatoi di manodopera’. Il 15 aprile 2024, su mandato del pubblico ministero di Milano Paolo Storari, la Guardia di finanza di Milano ha sequestrato al gruppo 64,7 milioni di euro per frode fiscale. (Great Italian Food Trade)

Secondo gli inquirenti, gli accertamenti riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, ossia GS, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. (DM - Distribuzione Moderna)

Il meccanismo di false fatture, emesse tra il 2018 e il 2022, "ha comportato non solo il sistematico sfruttamento" dei lavoratori, costretti a passare come in una "transumanza" da una società all’altra, ma anche "ingentissimi danni all’erario". (IL GIORNO)