Bilanciare privacy e profitto nel digitale: il caso pay or consent

Mark Up ECONOMIA

Il modello "pay or consent" è una pratica commerciale che si incontra soprattutto nel contesto dei servizi online e dell'industria dei contenuti digitali. Questo modello offre agli utenti una scelta tra pagare per un servizio o un prodotto (spesso attraverso un abbonamento o un pagamento una tantum) e concedere il consenso all'uso a fini pubblicitari o di altro tipo dei loro dati personali (e relativi metadati). (Mark Up)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dal mese di novembre, gli utenti europei possono sottoscrivere un abbonamento a Facebook e Instagram per evitare l’uso dei dati a scopo pubblicitario. Meta deve offrire una vera scelta (Punto Informatico)

Gli individui, a loro volta, dovrebbero essere pienamente consapevoli del valore e delle conseguenze delle loro scelte. Vediamo con quali motivazioni l'EDPB mette fine al cookie paywall "secco" (Agenda Digitale)

I Garanti Privacy europei concordano sul fatto che un modello come quello applicato da Meta su Facebook e Instagram, che di fatto obbliga gli utenti alla condivisione dei dati personali per poter utilizzare gratis le piattaforme, non è ammissibile sulla base delle prescrizioni del GDPR. (IlSoftware.it)

Meta, l'azienda dietro Facebook e Instagram, sembra non avere fortuna con la sua strategia di addebitare agli utenti europei una tariffa per evitare il tracciamento pubblicitario. (Tom's Hardware Italia)

Per il garante europeo della privacy, l'European Data Protection Board, adottare il sistema cosiddetto "consenti o paga" deve proporre anche un'alternativa gratuita che non preveda la profilazione estesa degli utenti. (DDay.it)

Secondo l’EDPB, il fatto che i grandi portali online prevedano solo le due ipotesi di prestare il consenso al trattamento dei dati personali per fini di pubblicità comportamentale, o pagare un abbonamento senza prevedere anche per gli utenti una terza via alternativa ed equivalente, ma soprattutto gratuita, non funziona né può funzionare facendo venir meno i requisiti di validità del consenso richiesti dal GDPR. (Cyber Security 360)