Superbonus, stop alle proroghe Rischio fallimento per le imprese

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

La seconda cessione solo verso "operatori qualificati", ovvero banche e intermediari finanziari iscritti all’albo, società appartenenti a un gruppo bancario, imprese di assicurazioni operanti in Italia.

Il risultato è che le banche che avevano acquistato crediti superando la capienza fiscale per compensare le imposte con i crediti acquistati dai

Da una parte il governo, che non vuole garantire nuove coperture e ha già fatto scattare il disco rosso sulla richiesta di proroga della cessione dei crediti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Infatti grazie al 110 oggi molte abitazioni sono meno energivore e una recente ricerca ha calcolato che se riuscissimo ad efficientare tutte le strutture che ne hanno bisogno riusciremo a raggiungere un risparmio energetico del 70%. (Il Mattino di Padova)

Fonte: 123RF Superbonus, attenzione al visto di conformità. Dopo l’ultimo e ulteriore giro di vite sui controlli preventivi, il superbonus 110% si avvia ad esere messo in soffitta dal governo Draghi. Il Mef ha infatti aperto alla possibilità di allargare il meccanismo di cessione dei crediti generati dai bonus fiscali. (QuiFinanza)

Proprio la limitazione del numero dei passaggi possibili era stata una delle decisioni più rilevanti prese dal governo per mettere sotto controllo il meccanismo delle cessioni. Il punto principale è l’allargamento della platea di soggetti che possono inserirsi nella catena delle cessioni, attualmente bloccata perché le banche non hanno più “capienza” per accettare ulteriori crediti. (ilmattino.it)

È quanto emerso nel corso della riunione sul decreto Aiuti tra maggioranza e l’esecutivo alla Camera. Anche sulle cessioni la posizione appare poco malleabile ma qualche spiraglio infine si apre, viene riferito al termine riunione. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

«Chi ha creduto e investito nel superbonus non va ora lasciato con il “cerino in mano” – ribadisce il presidente di CNA Treviso -. «Non è affatto l’ideale passare, in modo così repentino, da una misura super permissiva, qual è il 110%, al nulla. (TrevisoToday)

“Nel nostro Paese, se si parla del settore edile, il 50% delle imprese arriva a due dipendenti, il 75% arriva a cinque “Non si può fermare la macchina così, in una situazione già critica di per sé”, commenta Pino Comanzo, presidente di Cna Costruzioni Toscana. (LA NAZIONE)