Ilaria Salis nuovamente in catene in tribunale a Budapest

La Nuova Sardegna INTERNO

Sassari Ilaria Salis è comparsa in aula davanti al giudice ungherese – che oggi giovedì 28 marzo deve decidere sugli arresti domiciliari – ancora in manette e legata a una guardia attraverso una grossa catena. L’attivista 39enne è detenuta da 13 mesi a Budapest con l’accusa di avere aggredito tre militanti di estrema destra. «E niente, Ilaria Salis è ancora al guinzaglio», ha scritto su X il senatore e responsabile Esteri di Italia viva, Ivan Scalfarotto (La Nuova Sardegna)

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Se in Ungheria questa mattina è arrivato il verdetto della corte ungherese che chiude le porte ai domiciliari per Ilaria Salis, dalle nostre parti la corte d’Appello di Milano - giudici Monica Fagnoni, Stefano Caramellino e Cristina Ravera - hanno negato la consegna all’Ungheria di Gabriele Marchesi colpito da mandato di arresto europeo (emesso ad ottobre ed eseguito lo scorso 21 novembre) perché accusato di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest dell’11 febbraio 2023, insieme alla connazionale Ilaria Salis, che da quel giorno è detenuta in un carcere ungherese. (Liberoquotidiano.it)

Ilaria Salis resta in carcere: a Budapest il giudice ha respinto l’istanza per ottenere i domiciliari. La maestra 39enne di Monza, detenuta nel carcere ungherese, accusata di presunte violenze commesse nel corso di una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023, è entrata oggi in aula di nuovo in catene. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il ventitreenne è accusato di aver partecipato con Ilaria Salis agli scontri del 10 febbraio 2023 a Budapest e di aver aggredito tre neonazisti durante le celebrazioni del giorno dell’onore, che ricorda la memoria dei soldati nazisti che, nel 1945, tentarono di rompere l’assedio dell’Armata Rossa e vennero uccisi in battaglia. (La Stampa)

Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito. (Il Messaggero Veneto)

"I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza": è quanto ha detto Roberto Salis, il padre di Ilaria, a cui oggi sono stati negati i domiciliari in Ungheria. (Sky Tg24 )

C’era anche Zerocalcare a Budapest per l’udienza del processo a Ilaria Salis. “All’inizio pensavo fossero guardie, poi ho visto i vari simboli nazisti”. (Il Fatto Quotidiano)