Urso (FdI): bene lo stop di Cnh a Faw, ora un piano sull'automotive

Milano Finanza ECONOMIA

Soddisfatti i sindacati, mentre il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, valuta "positivamente la notizia del mancato perfezionamento della trattativa".

Ora, però, prosegue Urso, "serve un piano nazionale sull'automotive per garantire investimenti, ricerca, innovazione e produzione, salvaguardando occupazione e filiera industriale".

Secondo il senatore Adolfo Urso, responsabile del dipartimento Impresa di Fratelli d'Italia, è stato una "bene lo stop alla vendita di Iveco ad una società statale cinese". (Milano Finanza)

Su altri media

(LaPresse) – “Le questioni mondiali dovrebbero essere gestiti attraverso un’ampia consultazione e il futuro del mondo dovrebbe essere deciso da tutti i Paesi che lavorano insieme. Ciò di cui abbiamo bisogno nel mondo di oggi è la giustizia, non l’egemonia. (LaPresse)

Poi lo stop, peraltro nell'aria, perché la nuova offerta di Faw non rispecchiava le attese di Exor, la holding presieduta da John Elkann che controlla Cnh Industrial. Faw-Iveco non si fa più, stando alle dichiarazioni ufficiali di Cnh Industrial. (ilGiornale.it)

Iveco resta in Italia: il comunicato del gruppo Cnh. Anche se per ora Iveco rimane italiano la Cnh Industrial ha annunciato di volere continuare i piani di spin-off del marchio di camion e furgoni e di una parte dei motori della Fpt Industrial nella prima parte del 2022 Iveco resta in Italia: l’intervento del governo. (QuiFinanza)

Per il titolare del Mise “la produzione di mezzi pesanti su gomma è di interesse strategico nazionale”. Il ministro della Giorgetti valuta “positivamente” la notizia dell’interruzione del dialogo tra le due socieà. (Sputnik Italia)

E fino all'ultimo, cioè a ieri mattina, il golden power sarebbe stato a un passo dall'attivazione, per salvaguardare quella che viene considerata una società operante in un settore di interesse nazionale. (il Giornale)

Iveco è attiva nel settore della difesa, circostanza che ha fatto sollevare negli scorsi mesi più di un dubbio sull’opportunità della cessione. Troppo bassa, secondo Cnh Industrial (la società di casa Exor che controlla il 100% di Iveco), la valutazione di quasi 3,5 miliardi, peraltro in aumento rispetto ai 3 messi sul piatto inizialmente. (Il Primato Nazionale)