In Georgia nuove manifestazioni di massa europeiste contro la legge sugli agenti stranieri

EuNews ESTERI

Bruxelles – Non mollano il colpo i cittadini georgiani e, a nemmeno una settimana dal ritorno nelle piazze della capitale Tbilisi, la protesta si allarga a oltre diecimila manifestanti che si oppongono al controverso progetto di legge sulla ‘trasparenza dell’influenza straniera’ prima del ritorno alle urne il prossimo 26 ottobre. Quelle andate in scena ieri sera (15 aprile) assomigliano molto alle manifestazioni del 7-8 marzo 2023, anche se su scala leggermente ridotta, in particolare per lo stesso spirito europeista e le stesse rivendicazioni di opposizione a una legge che ricorda in modo inquietante quella in vigore nella vicina e temuta Russia (EuNews)

Se ne è parlato anche su altre testate

In una votazione boicottata dall'opposizione, il partito al governo Sogno georgiano ha votato 83 voti a zero a favore della legge, che secondo i manifestanti è repressiva e potrebbe minacciare il riavvicinamento della Georgia all'Unione Europea. (Il Messaggero Veneto)

È l’emendamento che obbliga media, ong, organi d’informazione e movimenti civili a registrarsi in un elenco di “agenti stranieri” se il 20% dei loro fondi arriva dall’estero. Si tratta quasi di un copia-incolla della legge che Mosca ha varato nel 2012 ed è servita, negli anni, a silenziare, smantellare e chiudere ogni organismo di informazione indipendente dal potere statale. (Il Fatto Quotidiano)

Il disegno di legge prevede che le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall'estero debbano registrarsi come agenti di influenza straniera, sulla falsa riga di quanto già fatto dall'Ungheria di Viktor Orban e dalla Russia di Vladimir Putin. (Today.it)

L'altra guerra in Cisgiordania | Georgia sul ring per la legge sugli agenti stranieri (raiplaysound.it)

Presentata dal partito al governo, il filorusso Sogno Georgiano, ha già ottenuto l'approvazione della prima lettura in parlamento e rischia di produrre ripercussioni decisive sulle prospettive di adesione del paese alle istituzioni euro-atlantiche. (Italia Oggi)

Una legge che allontana la Georgia dall'Europa e la avvicina a Mosca. Se verrà approvata definitivamente - cosa probabile visto che ieri ha incassato 83 sì e nemmeno un no - imporrà ai media e alle organizzazioni non commerciali di registrarsi come sotto influenza straniera se ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti dall'estero. (ilGiornale.it)