Elon Musk vuole impiantare un chip nel cervello dell’uomo

ZON ECONOMIA

Potrebbe arrivare presto ad un punto di svolta la sperimentazione di Elon Musk e Neuralink che mira ad impiantare nel cervello dell’uomo un chip che, collegato ad un dispositivo esterno, permetta ad un soggetto con grave disabilità di recuperare le sue capacità motorie e di comunicazione. Lo ha annunciato il magnate stesso, neo-numero uno di Twitter, nel corso di una convention inizialmente prevista lo scorso 31 ottobre: la Fda (l’agenzia americana del farmaco) ha ricevuto da Musk tutta la documentazione necessaria per procedere alla sperimentazione sull’uomo del chip Neuralink; il via libera è auspicato “entro sei mesi”. (ZON)

La notizia riportata su altre testate

Chip impiantati nel cervello dell’homo sapiens. Elon Musk, proprietario anche di Neuralink, ha annunciato di aver inviato tutti i documenti all’Authority sanitaria Usa, la Fda, per chiedere l’autorizzazione ai trial clinici. (Corriere della Sera)

In particolare, il 30 novembre Musk ha mostrato al pubblico le sue ambizioni per il futuro e secondo i piani dell’istrionico numero uno di Tesla “entro sei mesi Neurlalink sarà in grado di impiantare il suo primo dispositivo nel cervello di un essere umano”, permettendo così alle persone di comunicare con i computer attraverso il pensiero. (Finanzaonline.com)

Neuralink, l’azienda californiana che sta sviluppando interfacce neurali impiantabili – anzi, per dirla con le sue più recenti parole, una “piattaforma generale I/O per il cervello - è stata a lungo un oggetto misterioso. (Esquire Italia)

Neuralink è l’azienda di tecnologia sanitaria di proprietà di Elon Musk, che ha condiviso gli aggiornamenti della sua tecnologia di impianto cerebrale durante un evento pubblico. Durante la presentazione proprio Musk ha sottolineato che due delle applicazioni dell’azienda mireranno a ripristinare la vista anche per le persone nate cieche, e una terza applicazione si concentrerà sulla corteccia motoria, ripristinando “la funzionalità di tutto il corpo” per le persone con il midollo spinale reciso. (Wall Street Italia)

In quello della tecnologia secondo Elon Musk è l’uomo a cercare di farsi Dio: fra sei mesi l’inizio dei primi due esperimenti e per il terzo, di certo, ci si sta attrezzando. (la Repubblica)

Del resto come racconta Mark O’Connell nell’inquietante e preziosissimo Essere una macchina (Adelphi) Musk è da parecchio tempo – almeno vent’anni e senza risultati significativi – che rimesta nella questione cercando di diventare il primo al mondo ad installare microchip artificiali sostanzialmente privi di impellenti utilità nel cervello umano. (Il Fatto Quotidiano)