Governo Conte 2. Imu, Tasi e multe non pagate: da gennaio i Comuni pignoreranno conto corrente e carte

Fatti e avvenimenti ECONOMIA

Questa nuova norma, mira a ridurre a 9 mesi il tempo di riscossione dei crediti, i Comuni ad oggi infatti, hanno circa 19 i miliardi non riscossi dagli enti locali.

Di fatto la nuova norma proporrebbe di estendere l’applicazione del cosiddetto “accertamento esecutivo” anche ai tributi locali come l’Imu o la Tari e le multe della Polizia locale.

Ma vediamo cosa potrebbe accadere ad un qualsiasi cittadino a partire dal 1° gennaio 2020.

Dunque il Comune, ma anche gli altri enti locali potranno richiedere il pignoramento del conto corrente del contribuente già dopo la mancata risposta all’avviso di accertamento e all’intimazione di pagamento. (Fatti e avvenimenti)

Se ne è parlato anche su altri media

Il sollecito di pagamento, infatti, verrebbe inviato solo a chi si trova in una condizione debitoria maggiore, mentre ai cittadini verrebbe solo concessa la possibilità di rateizzare il dovuto fino a un massimo di 72 rate. (Panorama)

Pignoramento tasse locali non pagate novità in Legge di Bilancio 2020:. Pignoramento conto corrente 2020, fermo amministrativo e ipoteca più veloci per chi non paga le tasse locali, novità in Legge di Bilancio 2020, cosa cambia? (The Italian Times)

La nuova manovra introduce la possibilità per i Comuni di bloccare i conti correnti dei contribuenti che non pagano i tributi locali. Più precisamente, spiega il Corriere della Sera, "la norma inserita nella legge è molto tecnica e complessa. (SoldiOnline.it)

L’ultima trovata ha scatenato una valanga di proteste a destra: il pignoramento ‘sprint’ di conti correnti o di parte dello stipendio nei confronti di chi non ha pagato le tasse locali. Il governo si deve rendere conto che queste norme creano un effetto panico. (Quotidiano.net)

LO STRUMENTO. Essenzialmente, il nuovo strumento in mano agli enti locali è l'esecutività degli accertamenti, già prevista a certe condizioni per i tributi statali. Lo stesso emendamento però punta a vietare dal 2022 l'esercizio dell'attività odontoiatrica in forma societaria alle società diverse da quelle di professionisti. (Il Messaggero)