"Pressioni da Macron e Merkel per Draghi...". La rivelazione di Salvini

Pressioni da Macron e Merkel per Draghi.... La rivelazione di Salvini
ilGiornale.it INTERNO

Francia e Germania hanno sempre avuto il vizietto di interferire nella politica italiana. Dichiarazioni, voci, se non interventi a gamba tesa. L'ultimo tentativo è stato raccontato da Matteo Salvini nel suo nuovo libro, Controvento, in uscita a fine mese per Piemme: nel luglio del 2022, Emmanuel Macron e Angela Merkel provarono a evitare la crisi del governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi e quindi il ritorno alle urne degli italiani. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Per le vie milanesi, il 25 aprile, sfilerà il corteo per celebrare la Festa della Liberazione. Si troveranno a un passo gli uni dagli altri, nel centro storico meneghino, leghisti e partigiani, sostenitori del segretario e manifestanti che sfileranno dietro lo striscione: «Viva la Repubblica antifascista, cessate il fuoco ovunque». (Open)

Le telefonate di Macron e Merkel a favore di Draghi Nel libro di Salvini il retroscena sulla crisi di governo (Virgilio Notizie)

Dalla scelta dei ministri ai mancati interventi sul fisco, fino alla decisiva partita del Quirinale con una domanda rimasta senza risposta: Matteo Salvini svela molti retroscena dei suoi rapporti con Mario Draghi nel suo libro “Controvento” (272 pagine, casa editrice Piemme) che sarà presentato in anteprima a Milano il 25 aprile e sarà nelle librerie dal 30 aprile. (Il Giornale d'Italia)

Mario Draghi è allergico alle elezioni: vuole vincere senza confrontarsi con i partiti

«Non è il nostro candidato ideale ma certo a un nome italiano di tale rilievo sarebbe molto difficile dire di no» : quando si allude alla ( eventuale) candidatura di Mario Draghi per la presidenza della Commissione europea da palazzo Chigi fanno capire che il semaforo sarebbe verde ma senza entusiasmo. (Il Dubbio)

Solo due giorni fa le anticipazioni del suo libro avevano rivelato le modalità poco ortodosse con cui Supermario aveva scelto i ministri in quota Lega, cioè senza condividerne i nomi con il segretario leghista. (Nicola Porro)

Dall’Eneide dei nostri ricordi scolastici siamo passati alla Dragheide delle nostre cronache politiche, purtroppo senza disporre di un Virgilio, e dovendoci accontentare della nostra modestia di cronisti, retroscenisti, opinionisti, politologi e via classificandoci e definendoci con minore o maggiore supponenza, magari anche involontaria: tutti convinti di vedere le cose e le persone dal punto di vista più appropriato. (Liberoquotidiano.it)