Disforia di genere, no alle associazioni nel tavolo tecnico dei ministri Roccella e Schillaci

Luce INTERNO

La questione dell’affermazione di genere delle persone trans è un tema è sempre più attuale, tanto che non passa giorno ormai che non se ne parli. Tanto che, da questione privata, praticamente di nicchia, è ora persino sui tavoli della politica, dei ministeri della Salute e della Famiglia, per la precisione. Ma questo non rassicura le associazioni che difendono i diritti Lgbtq+ o le persone coinvolte e le loro famiglie. (Luce)

Ne parlano anche altre testate

"Pretendiamo che si smetta di mettere a rischio le vite dei nostri figli e delle nostre figlie sia a livello sanitario che a livello sociale poiché le pieghe che questa azione sta prendendo sono molto pericolose", così scrivevano a inizio febbraio 259 genitori di adolescenti transgender dopo l'ispezione l’ispezione all'Ospedale Careggi di Firenze ordinata dal ministero della Salute sui percorsi per i minorenni che vivono incongruenza e disforia di genere (Elle)

Una lettera del MIT (Movimento Identità Trans) e di Libellula Italia APS, firmata da altre 33 realtà associative per i la tutela e la promozione dei diritti trans e da 9 soggettività e professionalità tra cui endocrinolog e psicoterapeut, per chiedere al governo uno spazio di discussione sul futuro dei percorsi di affermazione di genere nel nostro paese. (Gay.it)

Ieri invece 36 organizzazioni del mondo lgbtqia+ hanno firmato una lettera rivolta ai ministri della Salute Orazio Schillaci e della Famiglia Eugenia Roccella criticando il «modo verticale e centralizzato» con cui sembrano intenzionati a lavorare a «protocolli e linee guida per l’accesso ai percorsi di affermazione di genere delle giovani persone trans e non binarie». (Il Manifesto)

29 MAR Altri articoli in Lettere al direttore (Quotidiano Sanità)

Dopo, appunto, l’interrogazione di Gasparri. "Denuncio Landini e tutta la Cgil". (LA NAZIONE)

Mentre il governo annuncia un tavolo comune del ministero della Salute e del ministero della Famiglia, promosso dai ministri Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella, sulla disforia di genere dei minori, le associazioni e i collettivi di persone trans – con una nota congiunta – esprimono la loro “perplessità”, per una iniziativa “volta a definire in modo verticale e centralizzato i protocolli e le linee guida per l’accesso ai percorsi di affermazione di genere delle giovani persone trans e non binarie”. (Il Fatto Quotidiano)