«Prima della Gigafactory esuberi e cassa integrazione, altro che festa»

Termoli Online ECONOMIA

Prospettiva Gigafactory di medio-lungo periodo, ma da qui al 2030 ci sarà da soffrire allo stabilimento di Termoli.

«Prima della Gigafactory esuberi e cassa integrazione, altro che festa». TERMOLI.

«Spenta l'euforia della festa, ieri Stellantis comunica ai sindacati firmatari di contratto interno le intenzioni per la nuova produzione Gigafactory .

Tira aria di esuberi e tanta cassa integrazione. (Termoli Online)

La notizia riportata su altri media

– dichiarano Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal e Giovanni Mercogliano, segretario territoriale Fismic Confsal di Termoli – questa trasformazione, se non adeguatamente e per tempo protetta, rischia di far perdere il posto di lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori del manifatturiero e dei servizi dell'Automotive. (Termoli Online)

Lo dichiara Giuseppina Occhionero, deputata di Italia Viva, a proposito dell'annuncio sull'apertura della Gigafactory di Stellantis a Termoli. Oltre al risultato eccezionale per il comparto economico e energetico, le promesse di Stellantis sono importanti anche per i lavoratori attualmente impiegati nello stabilimento che verrà riconvertito. (Termoli Online)

Infine, chiediamo un’intesa che offra la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i lavoratori coinvolti Dalla fine del 2025 e con la partenza del primo modulo, inizierà l’assorbimento più consistente della forza lavoro. (Quattroruote)

La Gigafactory di Stellantis, infatti, non sarà il solo stabilimento dedicato alla produzione di batterie in Italia La riconversione verso l’elettrico, infatti, comporta la necessità di incrementare la produzione di batterie e in Italia potrebbero sorgere diversi impianti. (SicurAUTO.it)

Infine chiediamo un’intesa che offra la massima tutela possibile in termini di continuità normativa e salariale per tutti i lavoratori coinvolti. Per risolvere questi problemi i prossimi incontri dovranno coinvolgere la joint venture subentrante ACC e poi naturalmente le Istituzioni locali e nazionali (Il Messaggero - Motori)

La gigafactory italiana, che avrà una capacità industriale di 40 gigawatt/ora, potrà iniziare la sua attività nel 2026. A regime, entro il 2030, gli occupati saranno 2mila, mentre, fino a quella data e per tutta la fase transitoria, sono previsti corsi di formazione e ammortizzatori sociali. (ilGiornale.it)