Autovelox, a Treviso esplode la rabbia degli automobilisti: «Stop alle multe, spegneteli tutti»

ilgazzettino.it INTERNO

Dalla tangenziale di Treviso alle strade di tutta Italia. L’effetto-valanga dell’autovelox bocciato dalla Cassazione si è già innescato, con ripercussioni in tutta la penisola. Rilevatori spenti e niente più multe finché le lacune normative non andranno sanate; un esposto contro le istituzioni per danno erariale; e una pioggia di ricorsi da Nord a Sud contro le sanzioni. Sono gli affondi dell’associazione nazionale Migliore Tutela, da anni impegnata in una battaglia legale contro gli autovelox e che ora esulta per la sentenza degli Ermellini. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

Il precedente adesso c'è, eccome, e potrebbe scatenare un clamoroso effetto domino. TREVISO. (Virgilio)

TRENTO. In Veneto è già scattato il piano per il controllo degli autovelox , dopo la recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che ha cancellato la multa ad un automobilista... (Virgilio)

La Cassazione, con l’ordinanza 10505/2024 del 19 aprile, ritiene dunque illegittima la prassi fino ad oggi seguita dalla polizia e dai vigili urbani. Il precedente (Virgilio Notizie)

REDAZIONE Si apre la campagna elettorale e per alcuni sindaci fare programmi e bilanci alla luce della recente sentenza in Cassazione non sarà poi così facile. La recente sentenza della Cassazione contro il Comune di Treviso ha reso inefficaci gli autovelox, definendoli strumenti inservibili e non omologati secondo l’associazione Miglior Tutela Autovelox. (Radio Più)

Sanzioni nulle senza omologazione. Pronuncia storica della Cassazione in tema di accertamento delle sanzioni con apparecchiature autovelox Prima o poi doveva accadere. Stavamo attendendo da anni, nella consapevolezza e conoscenza tecnico-normativa approfondita acquisita in materia, che la Suprema Corte si pronunciasse compiutamente in tema di omologazione delle apparecchiature autovelox. (Studio Cataldi)

Non sono valide le multe per eccesso di velocità se l’autovelox è stato solo «approvato» ma non anche «omologato». La Cassazione, con l’ordinanza 10505/2024 del 19 aprile, ritiene illegittima quella che è stata sinora la prassi seguita dalla polizia, riaprendo una questione delicata che si era posta spesso negli ultimi anni. (la VOCE del TRENTINO)