Huawei: Verso il divieto obbligatorio in Europa

Wall Street Italia ECONOMIA

La Commissione europea sta valutando l’introduzione di un divieto obbligatorio per i Paesi membri di utilizzare le tecnologie offerte da Huawei per lo sviluppo e il lancio delle proprie reti 5G. Questa decisione potrebbe rappresentare un duro colpo per l’azienda cinese, che da anni è stata al centro di controversie riguardanti la sicurezza delle sue attrezzature e la presunta connessione con il governo cinese. (Wall Street Italia)

Su altri giornali

La Commissione europea sta valutando l'introduzione di un divieto obbligatorio per i Paesi membri di utilizzare le tecnologie offerte da Huawei per lo sviluppo e il lancio delle proprie reti 5G. Lo si apprende da fonti vicine al dossier. (La Provincia di Lecco)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles, 7 giu - Mentre in Italia e' al centro dell'attenzione il caso Pirelli, per il ruolo del gruppo cinese Sinochem nella 'governance' e anche nella Ue si attende di capire quale posizione prendera' il governo sull'accordo con la Cina per la Nuova via della sera che scade all'inizio del 2024, a Bruxelles emerge che si sta prendendo in considerazione la prospettiva di vietare agli stati membri dell'Unione di usare societa' che possono mettere a rischio la sicurezza delle reti di telecomunicazione: tra queste ci sarebbe Huawei (Il Sole 24 ORE)

Gli USA avevano già privato Huawei di componenti americani chiave per il 5G e l’intelligenza artificiale e a gennaio l’amministrazione Biden stava valutando la possibilità di negare all’azienda di Ren Zhengfei anche una serie di elementi necessari a prodotti connessi in 4G o wi-fi essenziali per i servizi di cloud computing. (StartupItalia)

I titoli di oggi: Ennesimo colpo per Huawei. (China-Files)

BRUXELLES – La Commissione europea sta valutando l’introduzione di un divieto obbligatorio per i Paesi membri di utilizzare le tecnologie offerte da per lo sviluppo e il lancio delle proprie reti 5G. Lo si apprende da fonti vicine al dossier. (La Sicilia)

Tre anni dopo aver raccomandato ai governi una serie di misure per tutelare le reti 5G dai fornitori “ad alto rischio”, cioè quelli cinesi, la Commissione europea studia un passo oltre. (la Repubblica)