Putin ammette che l'attentato a Mosca è opera di estremisti islamici ma punta ancora il dito contro l'Ucraina

Virgilio Notizie ESTERI

L’attentato a Mosca è stato compiuto da “islamisti radicali“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, confermando per la prima volta la matrice islamica dell’attacco alla sala da concerti Crocus City Hall che ha causato la morte di 137 persone. Il capo del Cremlino però continua ad accusare l’Ucraina, evocando un presunto ruolo di Kiev nella strage rivendicata dall’Isis. “Sappiamo che il crimine è stato commesso per mano di islamici radicali, la cui ideologia lo stesso mondo islamico combatte da secoli”, ha dichiarato Putin. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'attentato al Crocus City Hall di Mosca è stato commesso da "estremisti islamici". Lo ha detto per la prima volta il presidente russo Vladimir Putin, pur senza citare l'Isis, che ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di venerdì nel quale sono morte 137 persone. (Adnkronos)

Il direttore dell'agenzia di sicurezza russa Fsb, Alexander Bortnikov, accusa i servizi speciali ucraini di aver facilitato l'attacco terroristico di venerdì alla sala concerti del Crocus City Hall di Mosca (Fanpage.it)

Intanto, con il passare delle ore, si fa sempre più chiara la responsabilità della branca afghana dello Stato Islamico, nota come Isis-K (“Provincia del Khorasan”) che ha rivendicato l’attentato tramite il canale Amaq, postando anche immagini e video dell’assalto. (ISPI)